
da sinistra William Vivarelli, Giovanni Mussini, Umberto Fusini e Stefano Galli
Non sappiamo se Giovanni Mussini sia il primo studente pianorese a frequentare la prestigiosa Università di Oxford (se qualcuno avesse qualche notizia in merito la Redazione è a disposizione) resta il fatto che la sua performance è veramente degna di essere ricordata. Nato nel 1999 a Pianoro, frequenta le elementari a Pianoro Nuova, le medie a Rastignano ed il liceo Galvani ottenendo ottimi risultati. Assieme all’impegno nello studio, ha sempre coltivato un grande interesse per la storia naturale e la zoologia. <La curiosità per gli esseri viventi, che è naturale quando si è bambini, nel mio caso non si è mai spenta. – spiega Giovanni incontrato nell’abitazione dei nonni materni – In questo cammino un importante ruolo lo ha ricoperto Pianoro, con la presenza di Umberto Fusini, Stefano Galli e William Vivarelli. <Se da piccolissimo mi divertivo ad osservare lucertole ed insetti. Ho infatti avuto la fortuna di crescere in un luogo che mi ha consentito di uscire e vedere un pezzetto di natura con i miei occhi. Il rapporto con Umberto, William e Stefano è nato ad una Tartufesta di tanti anni fa, e si è sviluppato anche con le tantissime escursioni che con loro ho fatto in ogni stagione.>. Ecco i suoi consigli per chi vuole cercare di entrare nell’università inglese. <Per prima cosa è fondamentale impegnarsi ed ottenere i migliori risultati possibili. Altrettanto importante è coltivare, anche fuori dalla scuola, interessi che arricchiscano la propria formazione personale. Per entrare ad Oxford l’ultimo passaggio è rappresentato dall’intervista, ovviamente in lingua inglese, dove occorre dimostrare il rigore della preparazione, una certa flessibilità di ragionamento e soprattutto la passione per gli studi che si vogliono intraprendere. Per questo solamente conoscere il programma scolastico non basta.>. Giovanni, che inizierà il corso di Scienze Biologiche il prossimo ottobre, per ora spera che il futuro gli riservi la possibilità di un impiego in una organizzazione come il WWF oppure un ruolo nell’ambito della ricerca accademica. Non poteva mancare una domanda sul futuro dell’ambiente. <Sul breve periodo sono realista pur sperando in una crescita della coscienza ecologica. Purtroppo abbiamo già perso molto tempo in termini di ricchezza di vita sulla terra. Tuttavia questo è semmai un motivo per investire di più nel salvare ciò che resta.>. Sul lungo periodo Giovanni è più ottimista. <Se si prende il considerazione “Il tempo profondo” si scopre che nel corso dei milioni di anni, la vita ha resistito a catastrofi inimmaginabili e nonostante tutto è sempre riuscita a rifiorire. Ma parliamo di processi avvenuti in tempi lunghissimi: se si vuole mantenere un pianeta su cui valga la pena vivere nel prossimo futuro è assolutamente fondamentale salvaguardare ciò che abbiamo ora.>. Un’ultima considerazione dello studente pianorese riguarda se, a parte i requisiti linguistici e scolastici, Stefano, Umberto e William potrebbero entrare ad Oxford. <Certo che sì – risponde sorridendo – Considerando la loro passione ed esperienza, non penso che se li lascerebbero scappare!.>.
Paolo Brighenti