Il coro Balla che ti passa

Mentre in diverse realtà italiane l’anniversario della Liberazione viene dimenticato ed addirittura contestato, Pianoro la “Cassino del Nord” e medaglia d’oro al valore civile mantiene ancora vivo il ricordo delle vittime della guerra e della lotta partigiana. Anche quest’anno non è mancata una buona partecipazione ai vari momenti: iniziati giovedì 19 aprile con la cerimonia svoltasi a Poggio Scanno dove si tenne una battaglia combattuta dai bersaglieri della Brigata Goito e terminati alle 16,30 di mercoledì 25 con la proiezione del film “Vincere” di Marco Bellocchio presso il Museo di Arti e Mestieri. Molti i pianoresi di ogni età presenti alla deposizione delle corone di alloro ai piedi dei monumenti ai caduti presso le varie frazioni pianoresi. Da piazza dei Martiri dopo la celebrazione ufficiale che ha visto le esibizioni del Coro Blue Skies, della Scuola di Musica Impullitti e gli interventi del sindaco Gabriele Minghetti e di Athos Benaglia, presidente della locale Anpi, un variopinto corteo ha raggiunto i giardini pubblici dove, accanto al monumento alle vittime della guerra e della Resistenza, il “Coro Balla che ti passa” ha proposto alcuni canti seguiti dai tradizionali “Maccheroni resistenti” offerti dai volontari del Centro Enrico Giusti.

Un momento della manifestazione

Legato al fondamentale tema della memoria del passato, momento indispensabile per la crescita di ogni società, è il contributo fornito dal pianorese Davide Rocca, frutto di accurate ricerche storiche sul Fascio di combattimento a Pianoro che hanno evidenziato anche un certo numero di nostri concittadini partecipanti alla Marcia su Roma. Si tratta di documenti ufficiali tratti, sia dall’Archivio di Stato di Bologna (Gabinetto di Prefettura, inventario n.1350 titolo 7 “Fascisti” 1921) che dal settimanale della Federazione provinciale Fascista “L’Assalto” (n. 41 13/10/1934 ed 11/5/1935) che evidenziano il seguito ottenuto dal movimento fondato a Milano il 23 marzo 1919 da Benito Mussolini. Li abbiamo pubblicati quì, per una lettura molto interessante su Pianoro in quegli anni. Per meglio comprendere il contesto storico in cui questi fatti si sono svolti penso giovi ricordare che, nel gennaio del 1921, al termine del XVII Congresso del Partito Socialista avvenne la “Scissione di Livorno” con la nascita del Partito Comunista. Nella realtà pianorese nel 1922, che secondo il censimento del 1921 contava 10.237 abitanti, venne deposto il sindaco socialista Umberto Bianconcini, eletto nel 1914 che restò primo cittadino pur partecipando al primo conflitto. Il sindaco-calzolaio del Psi venne perseguitato mentre vennero distrutte Camere del Lavoro e Coooperative di Consumo.

Paolo Brighenti