
Franco Bacchi assieme al sindaco Gabriele Minghetti
Lo scorso 25 luglio il generoso cuore di Franco Bacchi, Bulldozer, ha ceduto. Classe 1931 Bacchi ebbe tale soprannome per la stazza, la forza e la determinazione nelle sue iniziative a favore dello sport e dei giovani. E anche perché iniziò a lavorare a 14 anni come trattorista diventando poi camionista e infine autista dell’Atc fino alla pensione. Con lui se n’è andata una figura storica dello sport pianorese che ha sempre preferito dare che ricevere, come quando iniziò praticando il pugilato, rivolgendosi poi al ciclismo e infine al calcio praticato fino al 1958. Ma non lasciò lo stadio di via dello Sport, che contribuì a costruire e a gestire. Per mezzo secolo fu, oltre che dirigente della Pianorese anche custode, giardiniere, tuttofare, di tutti gli impianti sportivi comunali. Poi, negli anni di Corioni presidente e Maifredi allenatore, factotum a Casteldebole centro tecnico del Bologna calcio. Nel 2014 ricevette un riconoscimento dal Comune di Pianoro e nel 2016, dal Coni, il premio “Una vita per lo sport” che rende onore alle eccellenze del volontariato sportivo. Ma con la moglie Argia Buganè fu molto attivo anche nel volontariato sociale verso anziani e invalidi dimostrandosi, come ebbe a dire il sindaco Gabriele Minghetti, «oltre che un grande sportivo, e un encomiabile esempio di volontariato, anche un vero maestro di vita per alcune generazioni di giovani».
Giancarlo Fabbri