Gaetano Maggio

INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA ….

Nel 2019 vi saranno le Elezioni Amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Pianoro e per il nuovo sindaco. Con questo numero de L’Idea, iniziamo un percorso di avvicinamento alle elezioni, chiedendo ad alcuni esponenti, di tutti i partiti politici di Pianoro, un loro parere sui progetti più importanti da attivare sul territorio e sulle idee e iniziative da proporre ai cittadini per le prossime elezioni.

Iniziamo con Gaetano Maggio, 57 anni, esponente di spicco del PD di Pianoro, per lavoro si occupa di vendite all’estero per un’azienda di componenti elettro-meccanici.

“A Pianoro vogliamo costruire una coalizione larga con tutti coloro che, insieme al PD, condividono i valori di fondo del centrosinistra. Per trovare queste adesioni facciamo una <Campagna di Ascolto>, per comprendere le istanze del territorio, per realizzare un programma insieme e per verificare le disponibilità per poterlo attuare. Parlare di Primarie è prematuro, anche se il candidato sindaco dovrà essere definito prima di Natale. Dobbiamo trovare una persona che goda della stima di tutti, su cui far convergere le diverse istanze dei partiti della coalizione”.

Quali progetti attiverete nei primi 100 giorni di Amministrazione?

“Dobbiamo concludere la questione del Nodo di Rastignano per dare al territorio una viabilità migliore. Dobbiamo lavorare per una maggiore coesione sociale, per non dimenticare i nostri concittadini in difficoltà economica. Infine dobbiamo ragionare sulle politiche ambientali, sui rifiuti e sul turismo. Io credo nell’aspetto qualificante del volontariato a Pianoro. Sono un pianorese adottato da oltre vent’anni, ma ho sempre apprezzato le iniziative del volontariato sociale che deve avere un formale riconoscimento da parte del Comune”.

Parliamo dei profughi e dell’immigrazione.

“Sono temi da affrontare a livello nazionale. Noi a livello locale possiamo ragionare sul fatto che i profughi che ospitiamo potrebbero anche occuparsi della manutenzione e dei piccoli lavori pubblici sul territorio, progetti che già altri comuni hanno attivato”.

Errori delle precedenti Amministrazioni?

“Ritengo che non ci siano stati errori, ed il Comune sia stato bene amministrato a partire dalla riqualificazione del centro storico di Pianoro Nuova. Forse c’è stata una mancanza di comunicazione ed il sindaco e la giunta hanno realizzato tanti obiettivi, ma non sono riusciti a comunicarlo alle persone. Anche il PD non ha saputo comunicare i propri successi a livello comunale. Ad esempio, relativamente all’utilizzo del Centro Feste di Rastignano tutte le attività sono state gestite secondo gli accordi con il curatore fallimentare e la struttura è stata manutenuta ed è servita per progetti sociali e culturali a favore dei cittadini. Oggi tutti scrivono su Facebook e la comunicazione è veloce, in pillole, e spesso inesatta; bisogna avere la capacità di riconoscere le distorsioni e di andare al succo del problema”.

Allora nessun problema a Pianoro?

“Anche noi di Pianoro ci dobbiamo lamentare, forse per la sicurezza e l’ordine pubblico ad esempio, ma sono problemi molto più grandi di noi che devono essere affrontati in un’ottica provinciale e regionale. L’Amministrazione deve tenere l’attenzione alta per il controllo del territorio, aiutando lo Stato in questo compito. Sul Nodo di Rastignano, per fortuna che il progetto è entrato nel <Patto per Bologna>, che ha avuto un finanziamento autonomo e non è stato collegato al Passante, che oggi questo Governo vuole bloccare. Ci saremmo ritrovati per l’ennesima volta fermi. Ricordiamoci anche dello sviluppo urbanistico del territorio che non può prescindere dalla demografia e dal consumo di suolo zero, utilizzando quello che c’è, per metterlo a posto. Infine congiungere Pianoro Nuova e Pianoro Vecchia, sfruttando l’asse ferroviario che è diventato in questi ultimi anni la nostra metropolitana. Favorire lo sviluppo del lavoro affinché tutte le persone possano avere una situazione economica accettabile. Abbiamo ancora tanto da lavorare e lo possiamo fare insieme”.

Continuiamo con Marco Zuffi del Partito Democratico, 31 anni, fidanzato, senza figli, già consigliere comunale al secondo mandato e con un lavoro come addetto alla validazione di macchine farmaceutiche.

“Come partito stiamo sviluppando diversi gruppi tematici per iniziare il confronto con il territorio sui temi prioritari da affrontare nel prossimo mandato e da inserire all’interno del nostro programma- ci racconta Marco – un serio confronto con tutte le persone del territorio, anche con quelli che la pensano diversamente da noi. Si parte dal programma per arrivare ai candidati e ai nomi. Vogliamo ribellarci a questa modalità venuta avanti in questi anni tanto diffusa di dare risposte di pancia a un sistema che non funziona. Noi continuiamo a ragionare sui problemi nella loro complessità e crediamo necessitino di risposte altrettanto articolate, anche se in qualche modo dobbiamo avere la capacità di trovare una nuova modalità per comunicarlo in maniera comprensibile agli elettori”.

Farete le Primarie per la scelta del sindaco?

“Il processo democratico è sempre giusto e corretto; il partito deve scegliere la classe dirigente nel modo che reputa più appropriato alla situazione storica e al tipo di elezione. Sono favorevole alle primarie di coalizione, meno a quelle di partito, perché credo ancora che un partito debba avere la capacità di scegliere in maniera unitaria il proprio candidato senza dividersi in tifoserie, che abbiamo visto in molti casi a cosa portano.

Ci dica tre progetti per lei importanti a livello comunale?

“É difficile descrivere in poche parole la complessità dei vari temi. Credo che i temi più caldi in questo momento siano: Sviluppo territoriale, Sicurezza, Servizi. Come sviluppo territoriale partirei dal rapporto ecosostenibilità-sviluppo urbanistico industriale e infrastrutturale. Il nostro territorio deve continuare ad investire nelle proprie aziende sia industriali che artigianali dotandole di infrastrutture e servizi con le quali possano essere competitive e dare quindi lavoro di alta qualità ai nostri cittadini. Dall’altra parte deve investire nel rapporto con Bologna e con lo sviluppo turistico ciclo-ecologico che sta crescendo tantissimo in questi anni e che nel giro di pochissimo tempo ci vedrà a livello europeo al centro di una delle città più fruibili dal punto di vista delle ciclovie; Sicurezza intesa prima di tutto rispetto alle strutture e luoghi pubblici, alla tutela dei cittadini più fragili, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e delle calamità naturali, al monitoraggio e al controllo della microcriminalità intesa nel suo complesso sia dal punto di vista dei furti e delle truffe che dal punto di vista degli eco-reati tramite un rapporto sempre più stretto con le forze dell’ordine; infine dobbiamo far sì che i servizi per la popolazione pianorese siano sempre più raggiungibili e disponibili, coadiuvati anche da una rete di trasporto pubblico diversificata, rapida e diffusa a tutela prioritaria delle fasce più deboli.

Qualche critica sulle scelte del passato?

“Ho grande stima per gli amministratori precedenti, in primis Minghetti e Saliera e condivido il percorso realizzato a Pianoro. Con la STU abbiamo migliorato il centro del capoluogo, eliminato case fatiscenti e pericolose (ricordo che non avevano le fondamenta e in moltissimi casi le condizioni minime igienico-sanitarie per viverci), risolto il problema dell’elettrodotto.. La crisi immobiliare che ha colpito anche il progetto della STU con l’uscita dei privati dalla società ha fatto si che ci prendessimo responsabilità inizialmente non previste, ma che comunque ci hanno portato alla realizzazione completa di quello che ci eravamo immaginati ed avevamo promesso agli elettori nel programma elettorale. Così come per la Bocciofila e il Centro Feste di Rastignano sono sicuro che nonostante il gossip superficiale di alcuni, abbiamo fatto la cosa più giusta nella completa trasparenza e rispetto della legge”.

Lei è favorevole ad una moschea a Pianoro?

“Il problema attualmente non si pone nel PSC non sono previsti nuovi spazi adibiti al culto. Ritengo siano necessari e fondamentali luoghi e momenti di aggregazione per iniziative comuni nel rispetto di tutte le religioni, come è stato fatto in piazza a Pianoro qualche settimana fa in occasione della fine del Ramadan alla presenza del vescovo Zuppi. Così come sono convinto che sia necessario un controllo incrociato da parte di forze dell’ordine, pubblica amministrazione e referenti religiosi per una prevenzione di tutti i fondamentalismi, siano essi religiosi o politici.”

Prossima coalizione per le elezioni amministrative?

“Il PD pianorese deve lavorare per una coalizione di centrosinistra guardando il territorio, le associazioni, le categorie ed il volontariato, con un serio programma elettorale”.

Lei è disponibile per fare il sindaco?

“Prima parliamo dei temi e dei programmi e solo dopo si cercano le persone adatte per applicarli, ma sia chiaro che deve esserci una squadra. Da soli non si fa niente”.

C’è rischio che il PD non vinca al primo turno e debba andare al ballottaggio: è possibile un’alleanza PD e centrodestra contro i Grillini?

“A mio parere, in caso di ballottaggio, la nostra coalizione non deve fare accordi successivi, in quanto vi deve essere una condivisione minima del programma con i propri alleati, sennò ognuno va per sé. Spesso abbiamo trovato degli accordi in sede di consiglio comunale per degli ordini del giorno, ma fare alleanze solo per vincere non è la politica giusta. Gli accordi si fanno prima e sulla base di programmi, priorità e persone condivisi col proprio elettorato di riferimento. Non bisogna solo vincere, bisogna anche amministrare bene negli anni successivi Sono sicuro che abbiamo saputo dimostrare, con i fatti concreti, di essere buoni amministratori”.

Gianluigi Pagani