Incontriamo Luca Nanetti, 25 anni, studente di Economia e Management all’ultimo anno presso l’Università di Bologna. Da settembre a dicembre 2018 ha lavorato da stagista per un periodo di 3 mesi alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite (ONU); ogni Stato facente parte dell’ONU, del resto, ha una Rappresentanza Permanente la quale opera in questo contesto per ricercare gli interessi del proprio paese.
Come è iniziata questa meravigliosa avventura?
Sono stato selezionato, insieme ad altri 8 studenti, in un bando promosso dal MAECI-CRUI, che mi ha permesso di vivere a New York un’esperienza formativa unica, in grado di rafforzare il curriculum ed orientare le mie scelte professionali future.
Cosa succede all’ONU? Quale è una giornata tipo?
Gli scopi principali dell’ONU sono quelli di mantenere la pace e la sicurezza internazionale; promuovere le soluzioni delle controversie internazionali e risolvere pacificamente le situazioni difficili; sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni e promuovere la cooperazione economica e sociale. Il risultato finale dell’ONU è quello di creare Risoluzioni sulle quali tutti i paesi siano d’accordo; tuttavia, l’ONU si compone di 193 Stati Membri, e ho potuto constatare che mettere d’accordo tutti è un compito parecchio complicato. L’Italia solitamente non parla all’interno degli incontri dell’ONU, in quanto, essendo parte dell’Unione Europea, si coordina e si fa rappresentare da essa nel corso degli incontri dell’ONU.
In che ambito hai lavorato? Come l’esperienza ti ha arricchito?
All’interno dell’ONU ho lavorato nella Commissione Economico-Sociale a stretto contatto con una rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Mi sono poi cimentato nello specifico, lavorando quotidianamente nei progetti dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS), con i quali l’Italia ha una partnership decennale. È ormai scientificamente dimostrato che questi Stati siano un gruppo di paesi che devono affrontare specifiche vulnerabilità sociali, economiche e ambientali. In particolare, molti soffrono di mancanza di competenze, mancanza di fondi e mancanza di investitori, ma nessuno di questi rimane il loro problema più grande. Il problema più grande è che stanno scomparendo! A causa del cambiamento climatico, il livello del mare si sta alzando, e questo fa letteralmente sprofondare piccole isole. Dunque, il cambiamento climatico non porta “solo” a dover dire addio ai ghiacciai, ma anche la scomparsa di intere isole e delle tradizioni millenarie di abitanti, oltre ad altre conseguenze, come nuove ondate migratorie, morti per carestie, meno diritti per le minoranze e estinzione di specie vegetali e animali. Vi spiego meglio: Vanuatu si trova a 2.5 centimetri sopra il livello del mare e, a causa della sua estrema sensibilità al cambiamento climatico e all’innalzamento del mare, gli sono stati dati solo altri 50 anni prima di scomparire. Pensate se vi dicessero che ve ne dovete andare dal vostro Stato perché state affondando. Beh, questo succede da qualche parte nel mondo. Alla luce di ciò, il Governo di Vanuatu ha tre opzioni: i) trasferire gli abitanti in giro per il mondo, perdendo le proprie tradizioni e culture millenarie; ii) lottare contro l’aumento del livello del mare; iii) sperare che qualche stato vicino (come l’Australia) venda parte del proprio territorio per un trasferimento di massa degli abitanti. Vanuatu è uno degli Stati più a rischio, insieme agli piccoli Stati insulari in via di sviluppo della zona del Pacifico, ma molti altri stati rischieranno la scomparsa nel breve periodo, se la situazione non cambia. Tra questi anche le Maldive e la Nuova Zelanda.
Come hai trovato il tirocinio? Lo consiglieresti?
L’esperienza è promossa ogni quattro mesi dal MAECI-CRUI, in un bando destinato a studenti di lauree magistrali. È sicuramente un’opportunità unica, che consiglio a chi desidera intraprendere una carriera diplomatica e anche a chi è semplicemente curioso di sapere cosa succede all’ONU. Se qualcuno volesse più informazioni relative al bando o alla mia esperienza, il mio indirizzo mail è: nanetti.luca93@gmail.com.
Gianluigi Pagani