
La presentazione della lista
Abbiamo chiesto a Fabrizio Simoncini di presentarci “Sinistra Pianoro”.
“Sono tra i promotori della nuova Lista Civica <Sinistra Pianoro>. La nostra è un’esperienza nata sull’onda del lavoro svolto nel 2016 dal Comitato del No al Referendum Costituzionale per riunire sotto un’unica bandiera la sinistra. Il nostro riferimento teorico è la sinistra che si sta riprendendo la scena in Europa e negli Stati Uniti: quella di Sanders e Corbyn per intenderci”.
Una lista di sinistra a Pianoro, quale il suo scopo e i suoi obiettivi?
“In primis siamo decisi a contrastare le montanti idee della destra in un’ottica antifascista, operando una scelta unitaria (ma distinguendoci) a sostegno della candidata a Sindaco Franca Filippini: una persona stimata e sempre riconosciuta come limpida nelle sue valutazioni politiche. In estrema sintesi: manutenzione e ammodernamento di scuole e impianti sportivi, di strade e biblioteche. Una riqualificazione, nel merito e nell’utilizzo, delle attività delegate all’Unione al fine di migliorare la sicurezza, l’equa distribuzione del carico fiscale e il sostegno alle aree svantaggiate del territorio: con l’idea di riportare al centro dell’attenzione, economica e turistica, le nostre preziose frazioni”.
Quale il valore aggiunto rispetto al centrosinistra?
“Il nostro è un progetto aperto a tutti, un vero esperimento culturale che fa della partecipazione, e del considerarci alla pari, la nostra forza. Non abbiamo partiti sopra la testa, perché di testa sappiamo usare la nostra”.
Tre progetti fondamentali da realizzare nei primi 100 giorni del nuovo Sindaco.
“Chi promette di fare cambiamenti radicali nei primi 100 giorni di amministrazione certifica in modo palese di non conoscere minimamente il funzionamento della Pubblica Amministrazione. Sicuramente, in un’ottica di medio periodo, il primo obiettivo è quello di rivitalizzare la macchina comunale attraverso una responsabilizzazione diffusa delle competenze in modo orizzontale (e non più monocentrica) e una incentivazione che premi i servizi più innovativi capaci di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Sindaco e dagli Assessori. Inoltre una decisa e innovativa attenzione alle Associazioni che sono la vera anima pulsante di un territorio”.
Che cosa significa essere di sinistra oggi e all’interno di una comunità come quella pianorese?
“Il primo istinto è stato quello di non dividersi. Con alcune persone ci si conosce da anni e si sono condivisi lunghi percorsi politici e umani: andare ancora a frammentarsi sarebbe stata un’idea politicamente volgare. Noi a sinistra non cerchiamo leader, abbiamo un pensiero critico che vuole svelare le contraddizioni e renderle interpretabili, per condurci così a un senso preciso di comunità, perché il senso è la nostra autodifesa contro il caos e la barbarie”.
Gianluigi Pagani