Ma chi avrebbe potuto vincere contro questa “gioiosa macchina da guerra” che si chiama “Pd di Pianoro”? Il partito ha investito oltre 30mila Euro nella campagna elettorale (secondo il preventivo depositato in Comune; attendiamo il deposito del consuntivo), con pubblicità, giornalini a colori (…con alcune foto perfino ritoccate con Photoshop), facsimili di schede elettorali distribuite a tutte le famiglie, numerosi incontri in tutte le frazioni, video professionali con un regista ed un drone, innumerevoli post sui social, ecc. ecc. Contro vi erano cinque candidati con pochi soldi (e quindi pochi volantini), che hanno combattuto bene anche se partivano svantaggiati, e nonostante tutto hanno ottenuto un buon risultato (e della minoranza ne parleremo nel prossimo numero). Il candidato sindaco del Pd infatti ha vinto al primo turno solo per pochi voti in più, se confrontati con lo straordinario successo dell’oltre 80% del sindaco di San Lazzaro di Savena (anche se lei era al secondo mandato, dove i cittadini sono sempre più generosi) che ha abbassato le tasse, ha difeso gli interessi dei propri cittadini anche contro le lobby ed i poteri forti, ed ha saputo mettere il Comune prima e davanti agli interessi dei partiti. Purtroppo da noi il Pd ha candidato come consiglieri comunali pochissimi indipendenti provenienti dalla società civile, che invece sono stati fatti confluire nelle tre liste collegate, che dovevano portare voti alla Filippini…ma senza pretendere troppo. Infatti nessuno ce l’ha fatta, tranne Massimo Bernardi con un ottimo successo personale. Ricordiamo che le liste collegate alla Filippini sono state fondamentali per garantire al sindaco l’elezione al primo turno, evitando un pericoloso ballottaggio. Poi, dopo le elezioni, il Primo Cittadino non ha però saputo valorizzare la società civile che l’ha sostenuta. Il Pd ha subito assunto i tre principali incarichi del Comune, sindaco (Filippini), vice sindaco (Zuffi) e presidente del consiglio comunale (l’ex sindaco Minghetti, tra parentesi eletto con i soli voti della maggioranza, senza quelli della minoranza, situazione strana per quel ruolo di garanzia), ed ha nominato la maggioranza degli assessori (Silvia Benaglia e Calzà). La Filippini ha quindi spostato la Giunta “a sinistra”, nonostante i cittadini pianoresi, con il voto alle Europee, abbiano indicato che la strada giusta è il centro, quello un po’ conservatore che dice sì alla “sicurezza” e no ai “sindaci modello Riace” che non riescono ad essere neppure rieletti nel proprio comune. Quindi tutti delusi da queste elezioni: la maggioranza sperava di vincere con un consenso più elevato; la minoranza sperava di vincere e basta; il centro moderato sperava di essere maggiormente valorizzato dal sindaco….. Forse anche la gente di Pianoro è delusa, visto che vi erano solo 38 persone presenti al primo consiglio comunale di insediamento, di cui 2 carabinieri, 1 giornalista e 35 esponenti politici locali (candidati non eletti, rappresentanti di partito, ecc.) e nessun cittadino!
Gianluigi Pagani
LE 5 DOMANDE AL SINDACO FILIPPINI
La Redazione de L’Idea di Pianoro, dopo aver discusso sull’articolo del proprio direttore Gianluigi Pagani, ha deciso di porre al Sindaco cinque domande.
Queste domande non sono dettate da un interesse personale della Redazione, ma motivate dalla valutazione del dato elettorale e dalla prassi consolidata nel tempo della nomina delle più importanti cariche istituzionali comunali.
1) Perché non ha valorizzato l’assessore Giancarlo Benaglia della lista civica a lei collegata nominandolo vice sindaco, anche per premiarlo dell’ottimo lavoro svolto fino ad oggi in Giunta?
2) Perché non è stato scelto un assessore o il presidente del consiglio comunale proveniente dalla società civile rappresentata dalla lista civica “Pianoro a Più voci” che ha ottenuto un 6,99% e che le ha permesso di vincere al primo turno senza rischiare di andare al ballottaggio?
3) Perché è stato nominato un assessore della “Sinistra Pianoro”, che è sempre stato iscritto a Rifondazione Comunista (partito che a livello provinciale non sostiene la Giunta), che ha ricevuto solo 19 voti (!) e che in passato ha avuto forti contrasti con parte della dirigenza del Comune.
4) Perché ha tenuto per sé nove deleghe come assessore, cosa mai avvenuta proprio per valorizzare le varie componenti della Giunta, spezzando anche alcune competenze: ad esempio Giancarlo Benaglia ha la “Polizia Locale”, Umberto Ori la “Sicurezza e Protezione civile quale referente per le funzioni delegate presso l’Unione dei Comuni Savena ed Idice” e lei come sindaco ha tenuto la “Protezione Civile comunale/Centro Operativo Comunale”? Ma non sono competenze appartenenti alla stessa identica delega?
5) Perché tutte le cariche più importanti del Comune sono andate al Pd, ritornando quasi ad un monocolore che i cittadini non gradiscono? Il partito di maggioranza relativa non ha il dovere di valorizzare tutte le forze del proprio schieramento?
La Redazione de L’Idea
I DATI
Filippini vince con 52,72% di cui…
39,27% PD…E SI ANDAVA AL BALLOTTAGGIO
+ 3,45% (331 VOTI) UN’IDEA PERSONE E TERRITORIO
+ 3,01% (289 VOTI) SINISTRA PIANORO
+ 6,99 (670 VOTI) PIANORO A PIU’ VOCI
= 52,72%… ED IL CENTROSINISTRA HA VINTO AL PRIMO TURNO GRAZIE A TUTTE LE LISTE COLLEGATE