Il dettaglio del vandalismo

C’è davvero da preoccuparsi. Alcuni lettori ci hanno segnalato che non c’è pace (figurarsi “eterna”) nemmeno al cimitero. Anche quello di Musiano è infatti oggetto di furti di fiori e di oggetti, sacri o meno, per porli su altre tombe svilendo l’intento di onorare altri defunti. O vandalismi gratuiti che fanno solo danni come quello, sciocco, di asportare da un loculo un lumino di vetro che senza il suo supporto fisso al marmo è inutile. Un oggetto, gemello di quello rimasto nel loculo superiore che dà l’impressione che dentro ci sia una luce. Un’illusione ottica data dai riflessi del vetro stesso senza la necessità di allacciamenti alla rete elettrica. Con i familiari dei defunti che ora immaginano sia diventato un fermacarte, forse l’unica cosa a cui possa servire, o addirittura gettato via. L’amara considerazione è che stiamo vivendo in un’epoca sempre più violenta, piena di rabbia e cattiveria, senza rispetto per i beni pubblici e privati, né per i vivi né per i morti. Purtroppo.

Giancarlo Fabbri