Il consigliere comunale di Fratelli D’Italia, Davide Nanni, ha presentato un’interpellanza al Comune in merito alla passerella pedonale di Rio delle Vacche, chiusa mediante transenne e recinzioni a causa di un ammaloramento di alcune travi principali.

La chiusura è stata disposta con ordinanza del settembre 2019 che ne ha dichiarato l’inagibilità. Le analisi della struttura sono state eseguite dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia che hanno constatato un possibile collasso senza preavviso della struttura. “Sono ormai sei mesi che la passerella sul Rio delle Vacche, nel parco del velodromo, è chiusa in quanto pericolante – scrive il consigliere Nanni – è un passaggio molto importante non solo per i fruitori del parco, ma anche per chi deve recarsi al lavoro nell’adiacente zona  artigianale. La sua chiusura costituisce un notevole ostacolo e disagio. Senza contare che una struttura ammalorata rappresenta un grave pericolo, in quanto, anche se transennata, qualche bambino o persona potrebbe facilmente scavalcare la recinzione e attraversarla, esponendosi così a grossi rischi. Ho quindi presentato un’interrogazione per sapere quando verrà rimessa in condizioni di sicurezza e con quali tempistiche. Secondo quanto previsto dal Comune, sarebbe  dovuto essere effettuato un sopralluogo da parte di un tecnico della Bonifica Renana per valutare come e quando intervenire, con una data approssimativa per la fine dei lavori nella prossima primavera. A parte il fatto che non si ha la certezza che il Comune abbia già provveduto o meno a inserire a bilancio l’intervento, comprendo che finora siamo stati in piena emergenza sanitaria, con altri problemi forse più urgenti, e che logicamente slitteranno anche i tempi per la messa in sicurezza della passerella.
Chiedo comunque al Comune di aumentare nell’immediato la vigilanza nel parco per prevenire eventuali disgrazie e garantire le necessarie condizioni di sicurezza, e, una volta passata l’emergenza, qualora ci fossero i fondi necessari, avviare subito le procedure per iniziare i lavori di ripristino”.

Stefano Musolesi