Nella prima metà dell’anno scolastico in corso, la maestra “I”, lamentava problematiche relative alla ripartizione dell’orario scolastico, soprattutto per quel che concerne l’aggiunta di un ora di musica il lunedì mattina, chiedendo l’appoggio dei genitori per la soppressione di quest’ora che, al dire della maestra, spezzava la linearità del programma scolastico.

Il 11 Febbraio 2020 durante il consiglio di classe del primo quadrimestre, tenutesi alla presenza degli insegnanti e di 12 genitori su 18 è emerso che:

  • gli alunni hanno serie difficoltà, sia nel leggere che nello scrivere
  • non conoscono ancora tutte le lettere dell’alfabeto;
  • Il programma di inglese non è stato iniziato;

il che significa che la classe avrebbe dovuto interrompere il programma di italiano e ricominciare dall’inizio approfondendo e recuperando tutti i contenuti, perlomeno questo ci era stato comunicato.

A dire dalla maestra “I” le cause sono da addossare alla distribuzione dell’orario scolastico, facendo riferimento alla famosa ora di musica, che spezzerebbe la linearità delle lezioni come pocanzi detto. In merito ai test screening DSA la stessa ci informava che molti argomenti della prova non erano stati ancora trattati.

Il 12 Febbraio si invia un email alla dirigenza su tutte le criticità che sono emerse durante l’assemblea, invitando il dirigente scolastico a riceverci e a prendere quanto prima provvedimenti in merito. Il 14 Febbraio si invia un e-mail di sollecito, per avere un riscontro, sottolineando di nuovo la criticità della situazione. Nei giorni successivi si è proceduto più volte a contattare telefonicamente la dirigente per avere una qualche risposta ai nostri tentativi di comunicazione, risposta che tardava ad arrivare. Finalmente la Vicedirigente ci contatta e ci rassicura sulla situazione promettendo un piano di recupero. Il 24 Febbraio arrivano le misure di restrizione dovute al covid 19. Da qui in poi c’è stato chiesto di lavorare in autonomia, consigliandoci un sito internet da dove attingere le schede su cui far studiare i nostri figli.

Il giorno 11 marzo veniva attivata la piattaforma “Weschool” dalla Maestra “M” per le materie di competenza, arrivano le prime unità didattiche accompagnate da video reperiti su you tube.

Viene richiesto da noi genitori anche l’attivazione della piattaforma di italiano con l’inserimento della maestra “I”, l’insegnante ci risponde che non ha ancora provato ad usare la piattaforma e aveva scelto di non attivarla per non usare più canali. Il giorno 22 Marzo viene attivato il gruppo di italiano sulla piattaforma “weschool”, l’insegnante si limitava solo a inserire schede di lavoro.

Il 9 aprile contattata la maestra in questione per invitarla a fare anche delle video lezioni, soprattutto, per venire in contro alle famiglie e aiutare meglio i bambini in questa particolare situazione, ricordandole che la classe viene già da una condizione critica e, in particolar modo, per dare una mano in più ai 9 alunni con genitori di origine straniera.

L’insegnante ci risponde che queste richieste non gli piacciono chiedendo i nomi dei genitori che le avevano fatte (……..). Contemporaneamente, riflettendo sul fatto che la nostra classe non aveva neanche cominciato il programma annuale di inglese, si chiede all’insegnante se era possibile iniziare a svolgere qualche attività a riguardo, magari utilizzando un metodo ludico leggero, divertente. I bambini chiedono di vederla e sentirla, mai un live di saluto. Il 20 aprile la maestra “F” inizia con il piano di recupero inserendo delle schede sulla piattaforma. Dalle schede inserite si intuisce che tra le insegnanti non c’è stata comunicazione. Si contatta la maestra “F” spiegandole: che i bambini non conoscono ancora lo stampato minuscolo, chiedendo se ha avuto informazioni sulla classe, lei risponde che: non era a conoscenza di questo particolare dello stampato e che sapeva a grandi linee la situazione in cui versavano i bambini (……). Il diritto all’istruzione è inviolabile e costituzionalmente garantito e su questo non ci devono essere dubbi, quindi la dirigenza deve, senza indugio, portare avanti tutte quelle azioni atte a garantire una buona istruzione per i nostri figli. Istruzione significa anche avere un clima sereno, collaborativo e sinergico fra le insegnanti che oltre a insegnare il sapere (da come sono andate le cose non sempre è così), con il buon esempio (cooperazione, sinergia, passione, rispetto, ecc…) formano insieme a noi genitori, il carattere dei nostri figli, creando gli adulti del domani. Ora ci chiediamo: con questa situazione che formazione si può dare ai nostri figli? Si tiene a precisare e sottolineare che il nostro obiettivo è solo quello di tutelare la formazione e l’istruzione dei nostri figli niente di più niente di meno.

 Un gruppo di Genitori della scuola Elementare di Pianoro Vecchia

Abbiamo girato la lettera alla Responsabile dell’Istituto Comprensivo che ci ha risposto “La ringrazio ma è mio costume rispondere nelle sedi istituzionali.

Liana Baldaccini