La “Via Mater Dei” è il cammino che collega i principali santuari mariani dell’Appennino bolognese. Circa 130 km da percorrere a piedi in sei tappe, da Bologna fino alle cime dell’Appennino bolognese, attraversando nove comuni (Bologna, Pianoro, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi e il Comune di Firenzuola in Toscana) e visitando dieci santuari. Prima tappa Rastignano. I volontari della Walking Valley hanno tabellato le prime due tappe e si occupano dell’assistenza sul percorso. “Questo cammino nasce dall’incontro di un gruppo di amici – ha raccontato don Massimo Vacchetti responsabile Pastorale sport, turismo e pellegrinaggi dell’Arcidiocesi – con un chiaro significato religioso e per la valorizzazione del territorio. Il cammino ti costringe sempre ad andare in fondo al cuore di te stesso, per riflettere sulle fatiche ed errori dell’essere umano, per arrivare poi all’incontro con il Signore”. I santuari coinvolti sono Santa Maria della Vita e San Luca a Bologna, il Santuario del Monte delle Formiche a Pianoro, il Santuario della Madonna di Lourdes e quello della Madonna dei Boschi a Monghidoro, il Santuario della Madonna di Pompei a Piamaggio (Monghidoro), il Santuario della Madonna della Neve a Madonna dei Fornelli (San Benedetto Val di Sambro), il Santuario di Boccadirio a Castiglione dei Pepoli, il Santuario di Montovolo a Grizzana Morandi, il Santuario della Serra di Ripoli (San Benedetto Val di Sambro). In prossimità di ogni tappa i viandanti potranno trovare sia ricettività privata che parrocchie a cui chiedere ospitalità, per rientrare poi a Bologna (o a Firenze) tramite la ferrovia. La Via Mater Dei tuttavia non offre solamente dei luoghi di interesse legati all’architettura sacra. Chi deciderà infatti di intraprendere questo percorso attraverserà e apprezzerà luoghi incantevoli lungo la Via degli Dei e la Via della Lana e della Seta, oltre all’Altare Mater Pacis, alle colline ricamate da filari di vite a Riosto (Pianoro), al contrafforte Pliocenico con il museo dei Botroidi e la nuova via del Fantini, e all’antica strada Romana “Flaminia Militare”.
Patrizia Gozzi