
Dr. Peta
“Solo nel 1981 è stata istituita a livello nazionale la figura del “Pediatra di Libera Scelta” per garantire ai bambini da 0 a 14 anni, un servizio di medicina specialistica pediatrica di base a livello territoriale. A questo risultato si è arrivati dopo una lenta e travagliata evoluzione con forti cambiamenti socioculturali e politici che hanno attraversato la storia italiana.
Ricordo ad esempio le prime mutue aziendali rivolte ai dipendenti ed ai propri familiari che furono istituite nel 1906 da Olivetti nella sua lungimirante visione a tutela della salute psico-fisica dei dipendenti. Altre esperienze di mutue aziendali riguardarono la Fiat negli anni ‘60. Nel 1978 con la nascita del Servizio Sanitario Nazionale il diritto alla salute è stato esteso a tutti i cittadini”.
Così il dr. Giovanni Peta inizia l’intervista a “L’Idea“ in occasione del raggiungimento della pensione, dopo una lunga attività che lo ha visto operare a Pianoro dal 1981 a seguito della istituzione della prima convenzione pediatrica del Servizio Sanitario Nazionale “assieme ai colleghi Dr. Ajuti, D.ssa Nucci e D.ssa Galanti – ricorda sorridendo – abbiamo iniziato nei locali della Proloco di viale della Resistenza per poi trasferirci presso l’attuale Ausl, inizialmente in via Libertà ed poi in via Risorgimento, e quindi arrivare nel 1992 presso gli ambulatori sopra L’Antica Farmacia di Pianoro dove ho operato fino al 2020 lasciando il testimone alla d.ssa Tafa”. È una bella storia quella che racconta il dr. Giovanni Peta, 68 anni compiuti e 43 di attività professionale caratterizzata
da tanti ricordi ed incontri. Sono stati circa 3mila i piccoli pianoresi che ha seguito nella crescita e molti di loro lo fanno emozionare quando ormai genitori li ha ritrovati nel suo ambulatorio o per le vie del paese. Nella sua attività medica non sono mancati momenti di tensione e di pericoli fortunatamente superati con la sua esperienza e l’ aiuto di veloci intuizioni. “Diverse cose sono cambiate con il passare degli anni – tiene a precisare – i genitori sono meno giovani di quelli di una volta, i nonni sono più anziani, le famiglie allargate portano a nuove problematiche. Il bambino, quale anello più debole e sensibile, è esposto alle difficoltà socioambientali del vivere quotidiano”. Sul suo futuro di pensionato al Dr. Peta non mancano idee. “Attualmente in questa fase della pandemia è importante convivere serenamente con quanto sta avvenendo affinché dalla paura del contagio fisico non si passi a disagi psichici.
Quando questo periodo di restrizioni sarà terminato, sarò disponibile a nuovi progetti senza trascurare ricerche di tipo culturale, spirituale ed attività sportiva per cercare di mantenere “mens sana in corpore sano”. Il dr. Peta conclude ricordando ai genitori di “non dimenticate mai che sono i figli a scegliere voi e nei confronti
degli eventi della vita occorre comportarsi come “api operose” che raccolgono il nettare da ogni fiore e non come “mosche”, in modo da passare dal bene del singolo al bene comune.
Paolo Brighenti