La situazione che si è venuta a creare dal Marzo 2020, a seguito della totale chiusura della maggior parte delle attività dovuta allo scoppio della terribile pandemia che ci ha coinvolto tutti, se da un lato ha frenato il proliferare almeno parziale del virus, dall’altro ha messo letteralmente in ginocchio le piccole imprese del territorio che da sole e con pochi sostegni hanno dovuto fronteggiare la crisi più devastante dal dopoguerra.

Come Associazione di categoria, ci siamo posti immediatamente il problema sollecitando le Amministrazioni Comunali dell’area metropolitana affinché adottassero provvedimenti coraggiosi e non più derogabili per fare fronte ad uno scenario che si sarebbe annunciato difficile per le reti commerciali, turistiche e di servizio che valorizzano e vivificano il nostro tessuto urbano. Non si trattava di arginare solo la crisi sociale economica e sanitaria , si trattava di garantire e sostenere la qualità della vita di un intera comunità, dove il commercio di vicinato e di servizio ha una funzione sociale e di collante della stessa.

A seguito di ciò, dopo un incontro aperto alle associazioni di categoria, convocato dal Comune di Pianoro in data 26 maggio 2020, siamo riusciti ad ottenere una serie di provvedimenti di sgravio relativamente alla tassa sulla pubblicità e al suolo pubblico gratuito, ma soprattutto l’apertura di un Bando a Fondo perduto che sostenesse le piccole imprese commerciali di vicinato, di servizio e di somministrazione che durante il lockdown fossero rimaste chiuse, e di ciò ringraziamo il Comune di Pianoro per avere accolto il nostro grido di dolore. Il Bando, che è stato attivato a decorrere dal 10 agosto fino al 12 settembre, non si è posto il problema del fatturato , ma grazie alle donazioni dei cittadini pianoresi che hanno permesso di raggiungere la quota di euro 70mila, potrà raggiungere erogazioni fino a quota 1.000 a fondo perduto per ciascuna impresa partecipante, le cui caratteristiche dovranno essere, oltre il codice ateco che determina se un’impresa è rimasta aperta o chiusa durante l’emergenza sanitaria, l’essere in regola con le procedure fiscali Inail e Inps e ovviamente iscritta al registro delle imprese. Purtroppo alla disponibilità manifestata dalla politica non ha corrisposto, come sempre è avvenuto in questo sfortunato Paese, una eguale capacità della burocrazia di rendere operativi con sollecitudine l’erogazione dei contributi. E’ sperabile che ciò avvenga almeno in tempo per evitare che molti di noi non riescano a tenere aperta la propria attività. Si rischia veramente in questo frangente di costituire cittadini di serie A e di serie B e di aggravare nuovi conflitti sociali di cui non sentiamo il bisogno, vista la situazione assolutamente drammatica e complessa in cui tutti stiamo vivendo. Ricordo soltanto che il compito della politica è quella di disegnare il futuro, e che ai tecnici va lasciata, possibilmente, la sola realizzazione di quel disegno.

Silvia Ferraro
Presidente Ascom Pianoro