Per quanto grande possa essere una sedia, nessuno ha mai pensato di costruire qualcuna a tre posti. Si può quindi immaginare la sofferenza che può provocare la necessità di sedere in tre su una sedia. Il dialetto si avvale di una similitudine ironica di questa immagine (tre in una sedia) per rispondere alla domanda giornaliera “Come va?”. Se la situazione non è delle migliori come in questi tempi, la risposta può essere “Comm in trì int na scrâna“ (Come fossimo in tre su una sedia). Ma non è tutto. Molte volte si può udire un rafforzamento del concetto con:… e al quèrt ch’al s vôl sêder anca lò! (e in più una quarta persona che vuole sedersi!) Si può quindi così sintetizzare una situazione di disagio e scomodità, ma anche di stento e sofferenza. In questi giorni di Lockdown parziale (Incôsa sré) spesso si sente questa affermazione tipica del dialetto bolognese.
Romano Colombazzi