Come ogni anno, il nostro giornale premia le persone che valorizzano il territorio. Nel ricco e variegato universo degli scrittori pianoresi che, dalla narrativa alla poesia, continuano una apprezzata attività e rappresentano una ricchezza per la nostra comunità, un ruolo fondamentale viene svolto da coloro che sono impegnati a ricordare la storia della “Cassino del Nord”. Fra questi Roberto Vitali, che quest’anno, assieme a Bernardo Iovene, viene insignito del titolo di “Pianorese dell’anno” dal periodico L’Idea, é di gran lunga il più prolifico e conosciuto. Sono una decina i volumi che finora ha prodotto, diventati altrettanti fondamentali momenti della storia del territorio non solo comunale. Da ” Pianoro storie ed immagini di un antico borgo” ai volumi che raccontano le vicende della rinascita del comune e dei suoi protagonisti, dalle pubblicazioni sullo sport pianorese ed al ciclismo alle opere legate a scenari mondiali dall’Africa al Sud America si snoda così il percorso di Roberto Vitali ” cittadino del mondo”
Quando e come è nata questa passione per la storia di pianoro?
È veramente “una lunga storia d’amore” quella che mi ha portato a raccogliere testimonianze del nostro comune letteralmente spazzato via dalla guerra. Tutto è cominciato nel 1982 quando, assieme a don Luciano Bavieri, parroco di Pianoro Vecchio, e Silvano Scandellari, abbiamo iniziato a raccogliere le prime foto di famiglia.
L’imponente archivio di documenti perfettamente catalogati oltre a testimoniare il passato di pianoro può servire per leggerne anche il futuro?
Penso proprio di sì! Assieme alla documentazione, fondamentali le memorie dei pianoresi: dalle baracche alle prime case ecco un percorso di speranza e dignità che penso importante anche per le nuove generazioni.
Con la collaborazione di Matteo Gatti e Federico Bacci sono stati realizzati i pannelli di “Pianoro sui muri…..La storia” che verrà inaugurata il prossimo 25 aprile. Cosa può rappresentare per Pianoro.
Torno sul tema della memoria indispensabile per il futuro della nostra società. Spero che la ventina di grandi pannelli che formano il progetto tecnico realizzato gratuitamente da Matteo Gatti possa essere una opportunità di crescita specialmente per i giovanissimi e che si inserisca bene nel progetto preparato dall’ Amministrazione comunale per ricordare i 70 anni del nostro municipio.
Da Pianoro all’Africa dei viaggi ed all’emigrazione italiana in Brasile quale il rapporto di Roberto Vitali con il “villaggio globale”?
In effetti accanto al grande amore per Pianoro, altri temi mi appassionano: dal ciclismo eroico che mi ha portato a conoscere campioni come Ercole Baldini a Pipaza Minardi, ai viaggi che hanno caratterizzato una importante parte della mia vita. La mia sete di conoscere il mondo, peraltro ben compresa dai miei genitori, mi ha portato a molti viaggi soprattutto in Africa. Diverse invece le motivazioni che mi hanno portato alla realizzazione di “Quando gli emigranti eravamo noi” nato dal desiderio di raccontare la storia di Antonio e Guendalina partiti, alla fine dell’ ‘800, con 5 figli dal Monte delle Formiche, per cercare fortuna a San Paolo in Brasile. Grande la mia gioia quando a pochi giorni della stampa, l’allora Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, ora Cardinale, ha arricchito la mia opera con la sua prefazione!
Paolo Brighenti