Leggo, con disappunto, che è stata indetta un’ asta pubblica per la vendita di un terreno comunale nella zona di Via Gualando/Via Fontana.
Con ancora più incredulità, sul bando di gara viene riportato che tale procedimento è stato avviato in accordo al piano delle Valorizzazioni e Alienazioni per il triennio 2021-2023 deliberato dalla giunta comunale a fine novembre 2020.
Da giovane cittadino pianorese, faccio fatica a capire di che tipo di valorizzazione stiamo parlando: costruire e cementificare per 3.500 m2 (così è riportato sul bando) su un campo vergine, nelle adiacenze dell’unico vero parco di Pianoro, significa valorizzare una zona? Se proprio si vuole cementificare, non si poteva, ad esempio, costruire in aree già urbanizzate, presenti nel comune di Pianoro, che necessitano davvero di una riqualificazione?
Faccio parte di quella generazione che si è stancata di credere al messaggio che il benessere di un paese dipenda necessariamente dal consumo sconsiderato del suo stesso suolo: invece di creare nuovi polmoni verdi per il Comune di Pianoro, si preferisce andare in direzione contraria. Tali scelte sono fortemente in contrasto con quello che è l’orientamento dei paesi a noi vicino: lo stesso Parlamento Europeo ha richiesto alla Commissione UE il raggiungimento dell’obiettivo di “nessun consumo netto di suolo” entro il 2050.
Il mio auspicio è quello di avere una spiegazione da parte dell’amministrazione comunale sul motivo di tale scelta.
Ing. Luca Fabbri