Grande era l’attesa per il concerto che con titolo “Aquiloni“ che si è svolto nella piazza dei Martiri lo scorso 10 settembre.
In verità non mancava anche una punta di preoccupazione peraltro espressa dalla sindaca Franca Filippini al termine della manifestazione mentre il pubblico applaudiva gli artisti. “Assieme all’assessora Silvia Benaglia, che voglio ringraziare e di cui sentirò la mancanza, abbiamo a lungo valutato il rischio di un concerto in piazza con la pandemia in atto“.
Tuttavia la sola visione del pubblico con tutte le seggiole occupate, di cui oltre un centinaio prenotate, ed i tanti seduti sui gradini ha fatto sparire ogni timore.
Alla manifestazione presenti gli stands delle “Botteghe sotto Casa” e quello con le crescentine organizzato dalla Parrocchia di S. Maria Assunta.
Caldi gli applausi che hanno accolto Stefano Colli che, oltre a presentare il suo nuovo album Aquiloni,
ha condotto la serata. Sul palco tre artisti pianoresi per la prima volta a “giocare in casa”.
Infatti oltre al giovane cantautore che ha iniziato il suo percorso artistico a 17 anni sotto la guida di Iskra Menarini, storica vocalist di Lucio Dalla, il maestro Giancarlo Di Maria al pianoforte e l’attrice Selene Dema. Se quest’ultima ha emozionato il pubblico con alcune poesie di grande significato politico e sociale, Giancarlo Di Maria ha accompagnato tutti gli artisti della serata.
Nel presentarlo Stefano non ha potuto fare a meno di ricordare il suo prestigioso curriculum con collaborazioni che vanno da Bocelli a Mina ed alle sue numerose partecipazione al Festival di Sanremo dove nel 1992 è stato orchestratore.
Applaudita la partecipazione della cantautrice Rebecca e della violista Eleonora Montagnana che ha impreziosito i vari brani presentati.
La incredibile partecipazione di Gio’ Di Tonno ha entusiasmato il pubblico. L’artista, trionfatore al Festival di Sanremo del 2008 si è esibito in una serie di momenti che andavano dalle imitazioni del “Tale e quale show” condotto da Carlo Conti che lo ha visto come vincitore, alle suggestioni dell’indimenticabile Quasimodo nel “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante.
Paolo Brighenti