Incontro Davide Gasperini, una persona squisita, 54 anni, dipendente pubblico, da quando aveva 17 anni appassionato di auto d’epoca e quindi delle corse sulla Futa.
Ma è anche un collezionista di foto, cartoline e documenti storici che riguardano solo i luoghi da “Porta Santo Stefano alla Futa, con i tre paesi Toscani di Pietramala, Covigliaio e Traversa” nel comune di Firenzuola.
Fin da giovane era appassionato di auto, grazie al lavoro del padre carrozziere. Raccoglieva foto d’epoca che illustravano le gare della Mille Miglia e della Bologna Raticosa. Poi a guardare quelle auto, ha iniziato ad interessarsi dei territori dove transitavano.
Oggi ha una collezione di oltre 2mila foto e documenti, raccolti nelle aste online e nei convegni numismatici e filatelici, in particolare cartoline (molto importante non solo l’immagine ma anche il francobollo e le scritte).
“Nel tempo ti accorgi che spesso erano sempre le stesse persone a spedire cartoline – ci racconta Davide – il parroco, il maresciallo dei carabinieri ed i componenti delle famiglie benestanti del posto. Nel tempo diventano amici che conosci bene. Dalle auto d’epoca, sono passato ai provini delle foto, alle immagini e fotografie delle famiglie facoltose che loro trasformavano in quadri. Infatti la fotografia inizia come opera d’arte e questi scatti sono esemplari unici. Poi ho acquistato le cartoline della Collezione Luigi Fanti di Bologna che riguardavano questo territorio. Il materiale è prezioso, costa molto alle aste; non deve prendere la luce se no i materiali ferrosi che contiene la carta la fanno ingiallire. Poi ho raccolto i manifestini pubblicitari, le buste, i documenti delle richieste danni della guerra presentate dalle famiglie della Valle del Savena. Le cartoline animate, ovvero con persone, valgono di più delle sole immagini di luoghi. Quelle con i mezzi di locomozione, auto e treno, possono valere da un minimo 10 euro in su. Una cartolina di Roncastaldo è stata battuta ad 87 euro all’ultima asta. Una ricercatrice botanica dell’Università di Bologna mi ha chiesto foto di coltivazioni e piante e spesso partecipo a questi progetti storici per aiutare le persone a trovare immagini del passato. Possiedo il menù per l’inaugurazione di un cunicolo della Direttissima, nonché la pubblicità della prima corsa <Bologna Loiano> del 3 ottobre 1926, con partenza da sotto il ponte della costruenda Direttissima a Rastignano. Gara che poi è diventata famosa con il nome di <Bologna Raticosa>”.
Ed i racconti di Davide ci emozionano con le immagini del cannone americano che spara da Loiano durante la Seconda guerra mondiale, con la foto di classe del ricreatorio cattolico di Via Toscana e con il campo militare che si è svolto a San Ruffillo.
“Spesso si riconoscono i luoghi delle fotografie da un monte e da un albero – conclude Davide – quando non ci sarò più lascio il materiale ai miei eredi oppure costituisco un Fondo a favore di tutta la popolazione. E’ un patrimonio che deve essere condiviso.
Quasi tutti gli archivi comunali sono andati distrutti durante il secondo conflitto mondiale. L’anagrafe di Pianoro è stata distrutta dalla guerra. Quella di Loiano si è salvata perché il responsabile dell’ufficio, ha portato a casa gli schedari prima del bombardamento. Questo è lo spirito che mi anima: tramandare la storia e salvare i ricordi!”.
Gianluigi Pagani