Sono trascorsi tre anni da quando la d.ssa Anna Lazzarini, che compirà 106 anni in dicembre, incontrò, accompagnata dalla sindaca Franca Filippini, Gianna Venturi Malossi nella sua “casa museo” di Bologna dove si è spenta all’età di 93 anni.
Le due, entrambe pianoresi, la prima laureata in farmacia e la seconda autrice del libro “Io, la figlia dell’arrotino” avevano ricordato con struggente nostalgia gli anni dell’infanzia. Del periodo anteguerra Gianna Venturi ha lasciato due opere che sono una preziosa testimonianza della realtà pianorese e della tragedia della “Cassino del nord”. A questi si aggiungono raccolte di poesie e di barzellette in quanto “la Gianna” è stata oltre che cantante una delle maggiori attrici dialettali bolognesi.
Tutti ricordano le sue esilaranti interpretazioni con la compagnia “I Felsieni”.
Stimata sia da Lucio Dalla che la Pupi Avati, profonda è stata la sua amicizia con Fausto Carpani. Nonostante dopo la guerra si fosse trasferita a Bologna dove aveva attivato un negozio di caccia e pesca, il suo rapporto con Pianoro non era cessato.
Ne libretto pubblicato in occasione della scomparsa di Don Luciano Bavieri, una foto la raffigura assieme a Quirico Rocca, la sindaca Simonetta Saliera ed appunto il parroco di Pianoro “Vera”.
Tanti ricordano con affetto sia lei che il padre “Camein” popolarissimo personaggio dell’ante guerra che coniugava le attività arrotino, fungaiolo e burattinaio.
Grande anche la riconoscenza per avere donato i burattini del padre al museo di “Arti e Mestieri-Pietro Lazzarini” dove sono esposti in bella mostra. Le sue opere edite da Pendragon si possono trovare su internet.

Paolo Brighenti