
Stefano Buganè
Risulta cha anche a Pianoro siano stati attivati Progetti che hanno coinvolto i percettori di Reddito di cittadinanza…
Esatto! Ogni beneficiario del Reddito di Cittadinanza che possiede le caratteristiche, definite dalla legge, che lo rendono ‘tenuto agli obblighi’, deve offrire la propria disponibilità nella partecipazione dei PUC (Progetti di Utilità Collettiva). Tali progetti possono riguardare l’ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, e devono essere svolti presso il medesimo comune di residenza. Tali progetti comportano, per il soggetto obbligato, un impegno compatibile con le altre attività dallo stesso svolte ed in ogni caso non inferiore ad 8 ore settimanali, fino ad un massimo di 16 ore settimanali, previo accordo fra le parti. L’amministrazione titolare dei progetti utili alla collettività è il comune. Questo implica che i comuni, singoli o associati, saranno responsabili della approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti posti in essere, anche con l’apporto di altri soggetti pubblici o privato sociale. Fatta questa doverosa premessa il Comune di Pianoro, attraverso l’area coordinata da Andrea Demaria che ha gestito questa procedura, si è subito attivato e sono stati sottoscritti ed attivati sette PUC nell’ambito dell’anno 2021 .
Questi progetti in cosa consistono, quante persone hanno coinvolto e quali risultati hanno prodotto?
Il progetto coordinato dall’area ambiente ha riguardato il Rinnovamento delle Panchine in legno dei parchi; dopo diversi colloqui sono risultate idonee alle attività solo due delle quattro persone proposte dal centro per l’impiego di San Lazzaro, che hanno svolto attività per complessive 320 ore in 4 mesi, rinnovando 103 panchine, 2 staccionate ed 1 guard-rail in legno. Gli altri progetti hanno riguardato le Biblioteche comunali, l’Ufficio scuola in supporto all’entrata presso le scuole D. Sabbi ed infine l’Ufficio Cultura per quanto riguarda attività accessorie alla programmazione delle attività culturali (volantinaggio, sistemazione sedie, ecc). Hanno coinvolto un totale di 4 percettori per un totale di circa 910 ore nel corso del 2021.
Basandosi su questa esperienza pensate di riproporlo anche nel 2022?
Anche se la gestione di queste persone ha comportato un aggravio di lavoro per le strutture comunali coinvolte che si sono occupate della selezione, della formazione alle attività specifiche richieste, del loro coordinamento e del controllo, posso dire che il bilancio che ne possiamo trarre è positivo e per quanto riguarda l’area ambientale li riproporremo sicuramente anche per il 2022. Penso che sia inoltre chiara la valenza sociale di questa iniziativa: i percettori di reddito possono non solo sentirsi utili contribuendo al bene comune del loro stesso luogo di residenza, ma anche ‘ritornare’ alla collettività, attraverso la loro opera, parte dell’aiuto economico ricevuto attraverso il reddito.
Intervista a Stefano Buganè
Assessore all’ambiente
Comune di Pianoro