A Pieve del Pino, in comune di Sasso Marconi, è vissuta Elena Cavazzoni, una giovane che ha lasciato un segno indelebile nella vita di molte persone.
E’ nata a Bologna il 25 gennaio 1965, coccolata dall’amore di papà Franco e di mamma Gabriella, con l’affetto delle sorelle Rossella e Sabrina, e del fratello Andrea.
E’ morta giovane l’8 febbraio 2000 alle ore 19,00, ed oggi è seppellita nel cimitero di Pieve del Pino. Alla fine degli anni ‘70 la famiglia Cavazzoni si è trasferita da Bologna a Pieve del Pino, dove la ragazza ha poi vissuto tutta la vita.
Perché La ricordiamo? E’ sempre stata una ragazza del tutto normale come tante altre sue coetanee, tra il lavoro come impiegata, le uscite con gli amici soprattutto in discoteca, un primo “allontanamento” dalla pratica religiosa dopo la cresima, i numerosi litigi con i genitori, la storia con il fidanzato Loris tra il 1984 ed 1988, e poi la profonda storia di affetto con il secondo fidanzato Luca, la tragica morte del fratello Andrea, la grave malattia che la colpisce e la chemioterapia successiva alle tre operazioni.
E durante la sua breve esistenza arriva inaspettato l’incontro con Gesù e la conversione, seguendo anche il parroco don Luigi Venturi, il gruppo di Rinnovamento nello Spirito Santo incontrato nel luglio 1996, la trasmissione di Radio Maria proprio da Pieve del Pino nell’agosto 1996, ed i diversi pellegrinaggi dell’Unitalsi a Lourdes e Medjugorie.
Dai diari di Elena emerge la figura di una ragazza splendida, che ha incontrato il Signore e non lo vuole più perdere, si “sazia” di Lui e non riesce più a farne a meno. Costante è il suo impegno nella lettura della Parola, nella partecipazione alla Santa Messa, negli incontri di preghiera, nell’adorazione
eucaristica, nella visita ai fratelli ammalati, nell’aiuto a tutti e, soprattutto, nel dialogo incessante con il Signore.
Poi l’incontro con la Comunità dei figli di Dio e con Padre Serafino Tognetti nell’ottobre 1998, e la sua successiva “consacrazione” il 21 febbraio 1999, ossia il giorno della donazione completa al Signore “rinunciando a tutto ciò che ci impedisce di essere più vicini a Gesù”.
Tra la fine del 1999 e l’inizio del 2000 le condizioni di salute di Elena peggiorano sensibilmente, entrando in una sorta di “coma vigile” in alcuni periodi.
Il 9 gennaio 2000, mentre è ricoverata all’Ospedale Bellaria di Bologna, Elena emette i voti religiosi di povertà, castità ed obbedienza, diventando la prima “suora” di Pieve del Pino, forse l’unica a memoria degli anziani del territorio.
Tutto il percorso di santità di Elena viene descritto nel libro “Nascosti con Cristo in Dio”, un volume che racconta la testimonianza di vita e di morte di quattro giovani della Comunità dei figli di Dio, fondata da don Divo Barsotti.
Tutto il percorso di santità di Elena viene ben sottolineato anche dallo splendido sorriso di Elena “…unito a quel suo aspetto fragile, con un gran coraggio ed una dignità senza uguali che si sono scolpite
nei nostri cuori – scrivono le amiche – il suo esempio di umiltà e di ogni virtù cristiana rimane sempre nitido nella nostra memoria come autentica testimonianza di fede e guida sicura”.
“Sulle tracce di Elena Cavazzoni significa che a Gesù non bisogna mai dire <basta> – scrivono gli amici Giusy e Raffaele – attendere in ogni azione a far bene quello che si fa; dare sempre, con le finezze della carità, non rimanere mai estraneo”.
Questa ragazza di Pieve del Pino ci ha lasciato una profonda testimonianza di fede e sofferenza che, da alcuni anni, viene offerta ai ragazzi della Valle del Savena, da parte del moderatore della Zona Pastorale 50 don Giulio Gallerani, come esempio di santità e modello di vita, patrona dei giovani.

Gianluigi Pagani