Gentile Redazione, scrivo dopo l’ascolto (tardivo) dell’incontro sui vaccini ai bambini andato in onda su Rasti Radio il 20 febbraio scorso. Ringrazio dal più profondo del cuore gli organizzatori e i partecipanti per la modalità imparziale, per la chiarezza e per l’intenzione, non banale, di pacificazione degli animi. Sono convinta che l’ascolto di pensieri e idee diversi dai propri, se fatto in quiete e spirito di accoglienza, siano uno stimolo fondamentale per l’esercizio di quelle facoltà squisitamente umane che sono il pensare, il ragionare e l’ascoltare la propria coscienza. Sento queste facoltà preziosissime, vitali e fondamentali, senza le quali mi sentirei un automa senza alcun senso critico e quindi senza senso di responsabilità, in balìa di oscillazioni estreme e manipolazioni. Per questo vivo il pensiero unico dominante e la censura come umiliazione dell’intelligenza e dell’umanità di ciascuno e quindi come umiliazione dell’intera comunità. Di nuovo grazie per il vostro lavoro a più voci, spero espanda il desiderio di una comunicazione più pacifica e senza pregiudizi, da parte mia ne sento estremo bisogno.
Debora Domenichelli