Si dice che la necessità aguzza l’ingegno, ed è proprio sulla base di questo assunto che ha mosso i primi passi il progetto “SaliScendi” in Val di Zena.
Quasi tutte le famiglie con figli della verdeggiante valle pianorese infatti, oltre che per motivi di lavoro, sono costrette quotidianamente a spostarsi in auto al fine di accompagnare la prole soprattutto verso San Lazzaro per scuola, sport, amicizie, spese necessarie.
Ecco allora che a Botteghino, diversi anni fa, nasce il proposito di aiutarsi organizzando uno scambio di passaggi. Come? Lo spiega Enrico Lesca, ideatore del progetto: “semplicemente creando un gruppo whatsapp di automobilisti disponibili a condividere con altri passeggeri le tratte di salita e discesa!” Ogni membro della chat è stato inserito come amministratore e ben presto l’attività è cresciuta arrivando a coinvolgere molte decine di persone, contando parenti, amici, conoscenti, vicini di casa ma anche chi si è aggregato all’occorrenza. Hanno così potuto trovare passaggi ragazzi senza patente o senza auto, persone con orari diversi da quelli dei mezzi pubblici (poco frequenti in valle), padroni di mezzi in riparazione e tanti altri ancora.
Il sistema è una forma di ciò che viene chiamato internazionalmente “car pooling”, ovvero l’uso condiviso di automobili private tra gruppi di persone allo scopo di diminuire il traffico e rendere la mobilità più sostenibile. Evitare cioè quanto abbiamo visto molte volte lungo le principali direttrici viarie, assurde code interminabili di vetture ciascuna con una sola persona a bordo (spesso nervosa o frustrata?!). Risultato: muovere un numero inferiore di auto significa inquinare di meno, spendere di meno, decongestionare le strade, risparmiare tempo, conoscersi di più e, perché no, fare nuove amicizie.
Una iniziativa da replicare ovunque sia possibile perché presenta solo aspetti positivi: costituisce un indubbio vantaggio per l’ambiente ma anche per tutti noi. Le relazioni di aiuto, infatti, ci fanno sentire meglio e favoriscono una comunità maggiormente coesa. Provare per credere!

Marco Sacchetti