Il 17 giugno 2022 alla FestUnità di Pian di Macina, l’amico scrittore Claudio Bolognini ha presentato, con la partecipazione di Pierino Ghetti, il suo ultimo libro dal titolo “L’ESORDIO DI PIULINA IN SERIE A”.
E’ stata una piacevole sorpresa rivedere dopo tanti anni Pierino Ghetti, calciatore professionista, che ha iniziato la sua carriera calcistica a Pianoro assieme a molti di noi.
Come ha scritto Roberto Vitali in un suo articolo “Dal campetto parrocchiale ai grandi stadi della serie A – Storia di Franco e Pierino Ghetti, ragazzi di Pianoro”, la parrocchia e il suo campetto furono il primo momento di aggregazione sociale e sportiva nel primo dopoguerra. Qui ci si ritrovava e qui si stava dalla mattina alla sera a giocare a pallone sotto lo sguardo premuroso di padre Arduino Bosco. Poi vennero le prime partite organizzate, i primi tornei con le parrocchie vicine e la fama dei due fratelli di Pianoro crebbe a dismisura.
A 13 anni il salto a Bologna, la solita trafila nelle squadre giovanili e il gran debutto per Pierino. Claudio Bolognini aveva scritto in quell’ occasione il seguente brano: “Aveva saputo dell’esordio soltanto la domenica mattina, al risveglio in albergo. Non gli avevano detto prima perché sicuramente quella notte non avrebbe dormito. La corsa verso il centro del campo stava per iniziare. Pierino si passò la lingua sul labbro superiore ed avvertì il sapore della neve. L’odore della neve era lo stesso di quando giocava da bambino. Le slittate sulla collina dove c’era la famosa pista della casina bianca e le partitelle improvvisate nelle strade, dove la guardia comunale minacciava di sequestrare il pallone. Ghetti entrò in campo senza nemmeno guardare i venticinquemila spettatori infreddoliti. Era il 7 marzo 1971 e il calciatore Ghetti Pierino, un topo cresciuto tra mille battaglie con fucili a elastici e palleggi con palloni di gomma forati, debuttava in Serie A con la maglia del Bologna. Poi, sotto l’acqua calda della doccia, Pierino detto “Piulina” ripensò agli sguardi severi di Janich e Bulgarelli che dispensavano consigli in mezzo al campo. Erano gli stessi volti, ora un po’ invecchiati, che stampati sulle figurine dei calciatori, l’avevano fissato mille volte mentre giocava con gli altri bambini di Via Matteotti a Pianoro. A Pianoro sono cresciuti calcisticamente altri giocatori che hanno “calpestato” i campi di Serie A, B, C e vorremmo ricordarli con una serie di articoli a loro dedicati.

Romano Colombazzi