In questo periodo tutti si pongono la domanda: chi sarà il nuovo sindaco di Pianoro? Parliamo del giovane e rampante Marco Zuffi, che sta facendo carriera a livello provinciale; dell’intraprendente Franca Filippini, ottimo vicesindaco in questo mandato. Alcuni parlano di un candidato esterno preso dalla società civile, magari un rappresentante di qualche associazione o gruppo di Pianoro. A noi personalmente questa discussione non interessa, riteniamo che sia sterile e senza significato. L’argomento principale è invece un altro, a nostro parere. Quale è il sistema migliore per scegliere il sindaco di Pianoro? Viene assunta una decisione nelle chiuse stanze dei partiti, secondo schemi che vengono usati oramai da anni, cercando di contemperare i diversi interessi a livello provinciale? Speriamo di no. Pianoro, in questo, è sempre stato differente dagli altri comuni. Perché non utilizziamo finalmente, e L’Idea lo sta proponendo da tantissimi anni, delle serie primarie di coalizione, aperte a tutti i possibili candidati, anche non rappresentante di partiti politici? Magari si può scoprire una risorsa del territorio, amata e rispettata dalle persone, ma poco conosciuta dai vertici dei partiti, soprattutto da quelli che da anni non scendono più in mezzo alla loro gente. Parliamo ad esempio di quegli assessori che in questo mandato sono stati quasi invisibili. Chiedete alle persone, ai cittadini, chi vogliono come sindaco; cercate di capire quali sono i candidati migliori. I migliori candidati nascono dalla gente. Solo in questo modo Pianoro potrà avere per il prossimo mandato un vero candidato sindaco che rappresenti la totalità dei cittadini. Questa critica è rivolta sia alla maggioranza che alla minoranza.

La Redazione