I Cinghiali in Italia sono circa un milione, diffusi in tutte le 20 regioni e nel 95% delle province nel nostro Paese (dati ISPRA 2017). Il problema è nato dai cacciatori che li hanno reintrodotti ovunque per la gioia di loro stessi; poiché il “divertimento” è maggiore se si spara ad un esemplare grosso, sono stati utilizzate in prevalenza varietà dell’Europa orientale, più grandi e prolifici. La mancanza o la scarsità di predatori, il ritorno del bosco in aree un tempo coltivate e l’espandersi dei centri urbani a ridosso delle aree naturalizzate, hanno fatto esplodere il “problema cinghiali”. Un fattore importante (non considerato!) che limita la presenza del cinghiale è il Lupo, non solo perché il Cinghiale è una delle sue prede preferite, ma perché ne disturba l’attività riproduttiva obbligando le femmine a continui spostamenti. Torniamo ai cinghiali in Valverde: il Cinghiale è un animale intelligente e, come tale, molto curioso; però è miope e può accadere che si avvicini a noi umani per curiosità e non certo per intenzioni ostili. Quando l’animale è inseguito, ferito o comunque si sente in grave pericolo può utilizzare la sua forza e la sua rabbia come faremmo noi quando un ladro ci entra in casa. A fronte dei numeri che ho dato prima (circa 1 milione di cinghiali in Italia!), negli ultimi 10 anni, gli attacchi a noi umani (60 milioni) si contano sulle dite delle mani! In quasi tutti i casi di incidenti si trattava di animali feriti, o in grave pericolo e che, come ultima scelta, si sono difesi. Come facciamo a parlare di “pericolo cinghiali” per la pubblica incolumità? Se un cinghiale entra in giardino lo fa perché cerca cibo; se i cinghiali non sono graditi basta battere le mani e scapperanno veloci; oppure bisogna mettere dei dissuasori che, secondo me, vanno messi a spese esclusive del proprietario. In fondo, se si è deciso di vivere in mezzo alla Natura in Valverde a Rastignano, bisogna accettare che la Natura è anche questo, altrimenti bisognava cercare casa in mezzo al traffico di Bologna. Ciò detto non c’è dubbio che i cinghiali possono rappresentare un problema per gli agricoltori e un pericolo per la viabilità; però anche qui ci vuole razionalità: in una strada che può essere attraversata dai cinghiali bisogna mettere appositi cartelli e gli automobilisti devono regolare l’andatura come si farebbe per un qualunque altro pericolo. Non tutti, comunque, vedono i cinghiali come un problema: conosco qualcuno che mette le ghiande in giardino per poterli vedere da vicino e fotografare! In ogni caso se i cinghiali sono troppi, questo va stabilito con studi seri che solo l’ISPRA può fare e le modalità di controllo non vanno indicate e decise dai cacciatori ma dallo stesso ISPRA e attuati dagli Enti preposti. Il comune, in questo caso, ha poca responsabilità e non può fare valutazioni e prendere decisioni che, in questo caso non gli competono. Siamo di fronte a problemi quali il cambiamento del clima che ci tocca tutti e tutti abbiamo il dovere di fare tutto il possibile senza perdere tempo ed energie su problematiche che, tutto sommato, hanno minore rilevanza come “l’emergenza cinghiali”.
Fausto Bonafede, WWF Bologna