Giancarlo Fabbri

Questo il titolo del primo libro scritto da Giancarlo Fabbri, pianorese doc, fotografo, giornalista (tra cui fondatore ed ex direttore de L’Idea di Pianoro) e storico locale. Il volume raccoglie gli articoli pubblicati nei primi 26 anni di vita della rivista semestrale “Savena, Setta, Sambro”, di cui Giancarlo è uno dei redattori. Viene ripercorsa la storia dei luoghi e dei personaggi di Pianoro, con uno stile avvincente e con una prosa fluida ed articolata, analizzando anche alcune figure storiche della Valle del Savena, da Pietro Lazzarini il collezionista, a Don Cesare Guidi, prete, combattente, costruttore e scrittore. 45 articoli che diventano altrettanti capitoli del libro, che ripercorrono la storia passata e recente, entrambe caratteristiche di Giancarlo che ha sempre amato la storia e la cronaca (ha scritto per diversi giornali, fra cui il Resto del Carlino). “L’idea di raccogliere gli articoli e scrivere questo libro – racconta Giancarlo Fabbri – nasce dalla necessità dispiegare alle mie nipoti, Aliza e Aurora, le storie della mia vita; di fronte a questi racconti, loro spesso non ci credono, ovvero pensano che siano delle favole. Invece sono tutte storie vere, nate da ricerche eseguite sul territorio e all’Archivio di Stato. Volevo fare qualcosa per Pianoro, volevo scrivere un pezzo di storia del nostro territorio e della nostra gente, che potesse continuare la tradizione dei libri storici scritti da Carpani, Vitali e Simoncini. In alcuni casi ho abbandonato la ricerca, che è stata sempre la mia vera passione, e ho analizzato eventi recenti. Questo ha fatto sì che abbia un cospicuo archivio sulla storia del territorio”. Infatti tutti gli armadi e le biblioteche della sua casa di Rastignano sono piene di scatole di camicia, con ritagli, articoli, ricerche, foto e approfondimenti storici. Scherzo con la moglie Bruna, e mi raccomando che, quando Giancarlo non ci sarà più, tutto questo materiale non venga buttato via, ma venga donato al Museo “Pietro Lazzarini” per implementare la sezione dedicata alla storia di Pianoro e della Valle del Savena. “Ogni giorno passiamo velocemente davanti a monumenti o edifici, vestigia di un passato più o meno recente che sono entrate a far parte del nostro vissuto quotidiano – dice Daniele Ravaglia, presidente del gruppo di studi Savena, Setta, Sambro – non ci rendiamo conto che anch’essi nascondono un passato degno di interesse, quello appunto che Giancarlo, con grande passione, riscopre e poi racconta nei suoi articoli. Sono tante microstorie, legate ad un avvenimento e ad un personaggio e tutte insieme creano un caleidoscopico quadro in cui si rispecchiano le tante sfaccettature del vivere umano”. “Giancarlo, che sa scrivere con quel filo di ironia caratteristica delle persone intelligenti – aggiunge Adriano Simoncini, direttore del Museo “Pietro Lazzarini” di Pianoro – ha trattato di storia locale, ha rivisitato la cultura contadina al tramonto, ha ritratto personaggi pianoresi meritevoli di essere consegnati quantomeno alla memoria dei pronipoti, ha evocato crudi episodi della Seconda Guerra Mondiale, ovvero le vicende più importanti del presente, dalla costruzione della nuova Pianoro, alla ferrovia ad Alta Velocità che interessa le vallate del Savena e dell’Idice. Bravo come al solito”. “Viviamo in un mondo dove non ci manca nulla – conclude Giancarlo Fabbri – un mondo in cui tutto a volte si usa e si getta, anche l’uomo, in una corsa sfrenata che sta consumando il nostro pianeta. Ma è proprio vero che non ci manca nulla? Non ci mancano forse l’aria tersa, l’aria e l’acqua pulita dei fiumi e dei mari? Non ci mancano forse tante cose ormai perdute? Il paese come grande famiglia, il calore sincero degli affetti e dell’amicizia? La gioventù di un tempo? Forse anche per questo che, guardandomi intorno, con questo libro ricordo quel passato non tanto remoto nel tempo, ma tanto diverso, sconosciuto ai nostri ragazzi che vivono spesso soli, senza fantasia, senza colori, davanti agli schermi dei televisori, dei computer e dei palmari”.

Gianluigi Pagani