Leggendo, sull’ultimo numero dell’Idea, la lettera del signor Luca Vecchiettini sono stata portata a valutare più intensamente del solito, il termine ”integrazionismo”. In primo luogo nella suddetta si parla dell’eventualità che a Pianoro si instauri un luogo di culto islamico in uno spazio pubblico. Il che sarebbe vietato a norma di legge. Salvo la possibilità di aprire un’associazione culturale nella sede religiosa. La lettera parla anche di “integrazione”, riferendosi alla questione dei migranti che dovrebbero integrarsi a pieno titolo nella società che li accoglie. Giustissimo! Non si deve però dimenticare che esiste l’obbligo morale, per la società stessa, di integrarsi con tali creature che fuggono dai loro Paesi a causa di terribili disagi, paure e fame. Purtroppo in Europa, oggi, questa seconda opzione è fallimentare. Anche in Italia lo è: c’è chi parla di “invasione” citando la fuga dei poveri disgraziati e il loro ingresso nel nostro Paese. Politicamente la cosa viene trattata col divieto di entrata o con l’eventuale rinvio dei disgraziati ai Paesi d’origine. Una totale mancanza di umanità.
Luigia Bimbi