Angelo Fornario

Erano trascorsi alcuni mesi dal febbraio del 2000, data che vide il maresciallo Angelo Fornario assumere il comando della Stazione dei carabinieri di Pianoro, quando davanti alla caserma lo fotografai assieme ai comandanti Roberto Magnani e Gino Gentili che dal 1964 avevano coordinato la Benemerita locale. Nell’articolo pubblicato su Il Resto del Carlino veniva riassunto il loro servizio assieme agli aspetti della loro vita che li ha portati a restare assieme alle famiglie nel nostro comune. Il comandante Roberto Magnani (ormai deceduto) sottolineava la trasformazione del comune con il decollo dall’industria caratterizzato dall’arrivo di famiglie dal meridione mentre il collega Gino Gentili ricordava il fenomeno della droga,  la lotta allo spaccio e la difficoltà degli organici a fronte di una popolazione che stava raddoppiando. La giovinezza del nuovo comandante mi impressionò moltissimo, era nato nel 1972, come due dei miei figli, e  si presentava in una maniera molto informale. Con il passare del tempo ed i rapporti di cronista la prima impressione si è  rafforzata e penso che il suo modo di porsi, senza ovviamente trascurare il ruolo istituzionale, sia stato molto apprezzato dai pianoresi. Siamo ora nell’ epoca della “paura percepita” che non tiene conto delle statistiche dei reati, ma la presenza dei carabinieri è quanto mai un momento sicurezza per la popolazione. Importante la sua continua  disponibilità, assieme al controllo del  territorio effettuato con i suoi collaboratori, di cui molti sono diventati i pianoresi, la continua presenza alle iniziative per trattare le tematiche legate a furti, truffe agli anziani e problemi del traffico. Il comandante Angelo Fornario non abbandona il territorio infatti il suo attuale incarico presso il comando provinciale di Bologna in via dei bersaglieri non lo allontana da Pianoro dove continua a risiedere.  Quindi un grande grazie non solo come giornalista ma come pianorese che assieme a tanti concittadini desiderano manifestare un grande ringraziamento esteso a due colleghi che, per oltre mezzo secolo, hanno servito con professionalità ed abnegazione il “popolo di Pianoro”.

Paolo Brighenti