(seconda parte)

Caricatura di Majani del senatore Dallolio
Dallolio Alberto, nato a Bologna nel 1852, seguì il padre Cesare nelle cariche amministrative nel paese di Pianoro ove fu consigliere, Assessore e Sindaco dal 1873 al 1913. Dal 13 Gennaio 1875 la sua attività si estese anche al Comune di Bologna. Fu prima consigliere, poi, nel 1876, divenne Assessore alla Pubblica Istruzione, carica che ricoprì fino al 1891, allorché fu eletto Sindaco. Il 1° giugno 1891, scrive il Natali, fu eletto Sindaco di Bologna e per undici anni diresse con sapiente autorità e sommo prestigio l’Amministrazione civica, lasciando tracce imperiture dell’opera sua lungimirante….. Come Assessore partecipò alla revisione toponomastica della città e nel 1889 fondò le colonie estive con l’appoggio della Società degli Insegnanti del quale era Presidente. Eletto Sindaco nel 1891, diede un contributo importante allo sviluppo e alla trasformazione urbanistica della Città: il completamento di Via Indipendenza, la costruzione della scalea della Montagnola, fece costruire il mercato del bestiame e iniziò i lavori del quartiere Eritrea, introdusse i tram elettrici, operò il riscatto dell’Azienda del gas e concluse la convenzione con l’Università, si batté per l’abbattimento delle antiche mura e l’adozione della nuova cinta muraria. Alberto, ritiratosi poi dalle battaglie amministrative del 1902 ai primi decenni dell’avanzata demo-socialista, che indusse i moderati ad allearsi col partito clericale, accettò bensì l’ufficio più riservato di Presidente del Consiglio Provinciale che lo resse dal 1905 al 1913, profondendo la sua dottrina e la sua esperienza amministrativa a vantaggio degli enti sottoposti alla sua tutela. Nel 1908 fu nominato senatore del Regno. Come Senatore seguì la realizzazione della Direttissima Bologna-Firenze. Fondò il Comitato romagnolo della Società nazionale per lo studio del risorgimento e fondò il Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Morto il 27 Gennaio 1935 lasciò un indelebile ricordo di sé. Bologna ne onorò la memoria intitolandogli una Scuola Elementare. Porta il suo nome L’Opera Pia per la quale tanto fece e una colonia climatica.

Alfredo Dallolio Generale e Senatore
Dallolio Alfredo, nato anch’egli a Bologna nel 1853, scelse la carriera militare. Iniziò la sua formazione entrando nell’Accademia militare di Torino. La carriera militare lo terrà lontano da Bologna per gran parte della sua vita: nel 1905 venne promosso colonnello e trasferito a Venezia dove operò una risistemazione dell’apparato difensivo. Nel 1911, dopo un breve periodo a Napoli, dove gli fu affidato il comando d’artiglieria del corpo d’armata, passò al Ministero della Guerra a Roma come direttore generale di artiglieria e genio. In questo periodo iniziò ad occuparsi dei problemi logistici, di rifornimento e produttività dell’esercito. La guerra libica fu un importante banco di prova per evidenziare l’inefficienza bellica italiana. L’esercito sin dall’Unità era sentito come uno dei punti deboli del nuovo Stato: l’arretratezza industriale italiana, rispetto agli altri paesi, non aveva permesso un avanzamento tecnologico e organizzativo sufficiente da garantire un inserimento tra le principali potenze europee. Divenne in seguito Generale di Corpo d’Armata nel 1913 e Senatore del Regno nel 1917 sotto il gabinetto Boselli, poi Ministro delle Armi e Munizioni nella 1^ Guerra mondiale e Presidente del Comitato per la mobilitazione generale dal 1923 al 1939, anno in cui si dimise dalle cariche in aperto contrasto con il regime fascista che voleva “trascinare” l’Italia nella 2^ Guerra mondiale. Morì il 20 settembre 1952 a Roma. Fu sepolto nella tomba di famiglia posta nel Chiostro Maggiore della Certosa di Bologna.
Romano Colombazzi