Pianoro è il paese emiliano nel quale conduco da qualche anno la mia esistenza, (ormai giunta all’età avanzata) e dove ho la fortuna di godere d’amicizie fraterne. Persone di sesso diverso, ma di identica volontà solerte. La maggior parte degli adulti del paese sono individui accettabili o, meglio ancora, coerenti e rispettosi. Purtroppo quando vengono trattati argomenti messi in relazione ai danni provocati dai soliti “azzeccagarbugli”, sono portata a pensare che si tratti di azioni deprecabili operate da ragazzi, male ducati o contrari a qualsia insegnamento. Sull’ultima pubblicazione de L’Idea ho letto un articolo intitolato: “Non c’è rispetto nemmeno per i morti”. Il che mi ha indotto a pensare che non sono solo certi ragazzi a combinare guai di vario genere, ma anche alcune persone adulte. La cosa è oltremodo vergognosa. Si tratta del furto di fiori e oggetti vari da alcune tombe del cimitero di Musiano, per collocarli su altre tombe. A volte anche per buttarli via, in quanto i ladri non ne conoscono l’uso. Una vera indecenza e mancanza di senso logico. Per gli esseri viventi, facenti parte dell’umanesimo, il rispetto per vivi e morti, è doveroso e specifico dell’intelligenza.
Luigia Bimbi