
Franca Filippini
Come è la situazione a Pianoro?
“Buongiorno, innanzitutto grazie per questa intervista che mi da modo di spiegare cosa si sta facendo sul nostro territorio comunale. Come si può leggere dal bollettino che tutte le sere viene diramato dal servizio Asl di Bologna, a Pianoro ci sono n. 30 persone positive al Coronavirus e n. 29 persone in isolamento fiduciario.
Solitamente le persone in isolamento sono i familiari delle persone contagiate in quanto nelle nostre case non abbiamo cambiato abitudini, e il distanziamento sociale non è messo in atto”.
Le sue preoccupazioni come primo cittadino?
“La mia preoccupazione massima in questo periodo è che il virus possa entrare nelle nostre case di riposo, attraverso gli operatori sanitari, ed infettare i nostri anziani. Quasi quotidianamente telefono alle strutture del nostro territorio per sapere se stanno tutti bene. Anche l’aspetto sociale mi sta preoccupando molto.
Non tutti hanno un giardino privato o un cortile condominiale dove a turno i bambini possano andare a prendere una boccata d’aria. Ma anche per gli adulti non è facile stare chiusi in casa per tanto tempo. Mi dicevano infatti i Carabinieri che in questo periodo non vengono più chiamati per furti in appartamento, ma per liti famigliari continue. Purtroppo anche il suicidio del nostro concittadino mi ha scosso molto. Giancarlo, prima del coronavirus, lo vedevo tutte le mattine, appoggiato al suo deambulatore ed impegnato nel suo giretto quotidiano, e il pomeriggio era sempre presente al Centro Giusti per la sua partitina a carte. Probabilmente trovarsi a cambiare le sue abitudini quotidiane lo ho destabilizzato”.
Da un punto di vista economico?
“In ambito economico il Comune di Pianoro ha ricevuto dal Governo Euro 93.349,94 per i buoni spesa e in questi giorni attiveremo un conto corrente di solidarietà dove ogni cittadino pianorese potrà donare e servirà a dare un aiuto a chi non riesce a pagare l’affitto”.
Quale il ruolo del volontariato?
“Il ruolo del volontariato in questo momento è fondamentale ed io sono orgogliosa di amministrare un Comune dove tante associazioni si danno da fare per aiutare chi ha bisogno. Dai volontari che vanno a fare la spesa per le persone più fragili, ai volontari che chiamano a casa gli anziani per sapere come stanno o per fare quattro chiacchiere, ai volontari che offrono sostegno psicologico o ancora ai volontari che portano i farmaci a casa.
Un’associazione ha lanciato il progetto ‘Chi può metta e chi non può prenda’ nella frazione di Rastignano, che mi piacerebbe estendere a tutto il territorio comunale”.
Cosa faremo al termine di questo periodo?
“Prima cosa da fare, quando questo terribile incubo sarà finito, sarà aiutare le persone che sono rimaste indietro e fare in modo che tutte le attività commerciali o le piccole aziende riaprano le saracinesche e lo faremo coinvolgendo tutti, enti, associazioni, organizzazioni sindacali e chi vorrà dare una mano. Poi, come sto dicendo da un mese a questa parte, faremo una grande festa!”.
Gianluigi Pagani