SR. Mari

Forse non tutti sanno che nel nostro territorio della Zona Pastorale 50 operano e risiedono diverse DONNE “SPECIALI”. Speciali in quanto chiamate dal Signore! Proviamo a conoscerle tutte e nel dettaglio, nelle prossime edizioni. Iniziamo da suor Elsa Antonazzi della Casa Religiosa S. Marcelina di Milano: risiede a Campra – Guzzano e collabora attivamente da tantissimi anni con la Parrocchia di Pianoro Vecchio, organizzando momenti a tema, ascolto della parola, ritiri per laici e presbiteri, nella deliziosa casa sui colli pianoresi. Poi abbiamo Suor Raffaelisa Cedadon dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, fondato a Castelletto di Brenzone (Verona) il 6 Novembre 1892 dal beato Giuseppe Nascimbeni con la collaborazione della beata Maria Domenica Mantovani (molto presto verrà canonizzata santa). A Rastignano c’è la giovanissima e dolcissima Suor Sabrina Basile, dell’ordine Figlie di Madre Umilissima: l’elemento che caratterizza la spiritualità dell’Associazione, di cui fa parte, si radica nel contemplare l’umiltà di Maria, specchio dell’umiltà di Dio. Con suor Enrica e suor Mariarosa, ci ha accompagnato nel periodo di quarantena con i loro filmati su YouTube della ZP50 per i più piccoli. Inoltre, anche se vivono a Bologna sono sempre impegnate nella Parrocchia di Rastignano. Infine, è giunto il momento di conoscere bene suor Mariangela Cenacchi. In questa edizione sarà lei la protagonista dell’articolo, con la sua intervista.

CHI SEI? Raccontaci la tua vita.

Sono semplicemente una persona nata in una famiglia cristiana, che mi ha cresciuto cercando di trasmettermi quella fede che è sempre stata alla base della propria esistenza. Fin da adolescente ho partecipato attivamente alle attività parrocchiali (catechismo, coro parrocchiale, consiglio pastorale, attività caritative) e poi crescendo ho cominciato a scegliere personalmente di impegnarmi in diversi ambiti. Ero contenta delle cose che facevo, mi sentivo utile e soprattutto il fare le cose per gli altri mi riempiva il cuore. Col passare del tempo però ho cominciato a sentire che mancava qualcosa in ciò che facevo, non tanto come numero o tipo di attività, quanto invece come scelta di fondo… Ho cominciato a chiedermi il perché di ciò che facevo e che cosa cercavo… A quel punto ho incontrato Don Daniele ad un campo scuola coi ragazzi della mia Parrocchia, a Trasasso, e da lì ho cominciato un cammino di discernimento e di direzione spirituale che mi ha portato ad essere quello che sono.

IL TUO ORDINE RELIGIOSO: come nasce e qual è la vostra missione.

L’idea nasce da alcuni seminaristi che insieme a Don Daniele (in quel tempo vice rettore in Seminario) hanno cominciato a pensare ad una fiura di consacrate a servizio della propria Diocesi, quindi con una spiritualità non legata ad un santo particolare ma diocesana, come quella del sacerdote.

Insieme ad altre ragazze abbiamo cominciato ad incontrarci e a pregare per il Signore per progetto e dopo qualche tempo abbiamo cominciato la vita comunitaria e dopo qualche anno abbiamo fatto la prima consacrazione col nome di Missionarie Diocesane, mettendo la nostra vita a servizio della Diocesi e del Vescovo.

In sostanza l’essere missionaria diocesana non è altro che un camminare in comunione con il Vescovo e a fianco dei sacerdoti, per spezzare il pane della Parola e della carità, condividendo ogni cosa con le persone che il Signore mette sul nostro cammino, la quotidianità, il lavoro, le gioie e i dolori che accompagnano la vita di ogni persona. E’ fare un pezzo di strada verso la pienezza della gloria e dell’amore.

RIALE-PIANORO: come hai vissuto il cambiamento? Come ti stai trovando a Pianoro?

Ogni cambiamento è sempre fonte di sofferenza per ciò che si lascia e di stimolo a ricominciare per ciò che ci aspetta. E’ anche però occasione per fare un bilancio della propria vita. Così è stato anche per me. Lasciare tante persone con cui ho camminato, con cui ho condiviso tanto, gioie, sofferenze, lacrime, risate, fatiche, preghiere, ecc. è sicuramente stato faticoso.

Tutto questo ho portato nel cuore venendo a Pianoro..

Sono contenta di essere qui. Ho trovato tante persone con la voglia di costruire qualcosa di bello. Credo che si possa davvero costruire una comunità che sia davvero una famiglia dove c’è posto per tutti e dove ognuno si senta a casa sua. Per questo ringrazio il Signore per avermi fatto venire qui a condividere con voi questo pezzo di strada e di storia.

GRAZIE SR. MARY! E’ UNA GRANDE FORTUNA AVERTI QUI CON NOI!