Nel 1348 dieci giovani si rifugiano nella campagna vicino a Firenze per sfuggire alla peste nera. Per trascorrere il tempo decidono di raccontarsi delle storie. Questo è un po’ il senso della raccolta di storie che la prof. Ivana Baldi ha proposto di scrivere ai suoi alunni di 1^ e 3^ media dell’Istituto Comprensivo di Pianoro. Pensate a questi ragazzi del 2020 che, normalmente, sono sempre occupati in un serie infinita di attività: la mattina a scuola, il pomeriggio impegnato in corsi di inglese, musica, ballo e sport.
Improvvisamente tutto questo si ferma: non ci sono più amici con i quali parlare, ridere o anche litigare. Nessuna attività che organizzi il loro tempo. Possono raggiungere con il cellulare gli amici, ma improvvisamente si accorgono che non è questo che vogliono, che manca loro il rapporto umano. È arrivato per loro anche il tempo della noia, della solitudine e della riflessione. Sentono la necessità di avere degli adulti, al loro fianco che li rassicurino, che interpretino per loro i messaggi sempre più allarmanti che ci arrivano dai media. E la loro insegnante li incoraggia a scrivere questo loro sentire, per raccontarsi e soprattutto per non dimenticare. La scommessa su cui tutti, in questi tempi, puntiamo – conclude la prof. Ivana Baldi dalla cui introduzione al libro sono tratte queste poche righe – è che il presente periodo ci insegni quali siano le basi che sostengono la nostra vita sociale e individuale: l’affetto delle persone più care, la solidarietà, la comprensione, il dialogo, ma anche la riflessione… Il libro è disponibile presso le edicole di Pianoro.
La Redazione