Abbiamo intervistato la pianorese Lisa Aldrovandi, ideatrice delle mascherine trasparenti, adatte per anziani, bambini e persone sorde, che stanno riscuotendo grande successo. Cosa sono le maschere trasparenti che hai ideato e perché il nome Angy? “Le mascherine del <sorriso> sono dispositivi che, grazie all’inserimento di una finestra trasparente in TPU nel Tnt lavabile, permettono di fare vedere le nostre labbra. Le ho chiamate Angy per dedicarle alla mia amica ed ex collega Angela Mascaro di Certaldo (FI), in quanto fu lei, essendo sorda dalla nascita, a lanciare per prima, durante il lockdown, l’allarme sui social della vita impossibile dei sordi ed il loro isolamento sociale”. Scopo ed obiettivo di queste maschere? “Lo scopo iniziale di queste mascherine era di
dare la possibilità alle persone non udenti di poter leggere il labiale. Oggi è diventato uno strumento funzionale non solo per la disabilità nello specifico, ma anche per tante altre realtà come anziani o bambini per i quali un sorriso rappresenta un dono immenso e la cosa più altruistica che possiamo fare”.
Dove si trovano e quanto costano? “Al momento abbiamo 4 distributori attivi per i privati. Una farmacia a Zola Predosa, una a Sant’Arcangelo di Romagna, e la mitica Farmacia di Pian di Macina di Pianoro (nella foto con i gestori) che è stata la prima a supportarmi anche per le spedizioni. Abbiamo anche una distribuzione a Bologna con la collaborazione di un grossista di accessori moda (Mavin srl) e a Varese tramite una grossa ferramenta (Ferramenta Biffi di Tradate). La produzione viene fatta esclusivamente a Sant’Arcangelo di Romagna da Il Fiore Pelletteria che ha sposato da subito con me la causa per sostenere il progetto e ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie per la messa in commercio”. Il valore del volontariato e dell’aiuto gratuito agli altri? “È di valore importantissimo e purtroppo oltre alla sordità ci sono tantissime altre disabilità delle quali non ci rendiamo conto. Associazioni come Tamara e Davide e la Caritas di Pianoro ne sanno qualcosa e io nel mio piccolo ho cercato di sostenerle con alcune donazioni durante l’emergenza. Ora donerò le mascherine trasparenti alle scuole del mio Comune, mi sembra il minimo che posso fare”.

Gianluigi Pagani