Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Assessore alla Cultura Juri Guidi del Comune di San Lazzaro in collaborazione con l’UDI di Bologna, ha presentato il progetto in streaming sul canale YouTube del comune dove si vedono le interviste a Katia Graziosi presidente dell’UDI, alle professioniste – volontarie Alba Piolanti, Giuseppina Martelli, Anna Vinci, la regista Licia Ugo e la grafica Gianna Solmi.
Il progetto, selezionato e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in relazione al Bando: “Progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istanbul”, è rivolto alle donne detenute. L’ UDI con questo progetto intende costruire un ponte fra le carcerate e l’esterno offrendo loro la possibilità concreta di un cammino che dal disorientamento, dalla depressione e dall’annullamento di sé come persona le aiuti a raggiungere una condizione di autonomia e di consapevolezza, di emancipazione dalla colpa per una nuova speranza di vita. Le volontarie prima citate assieme a Barbara Lodi e a Barbara Verasani, sono andate presso la Casa circondariale della Dozza ed hanno sviluppato dei laboratori con le carcerate divisi in cinque moduli, che spaziano dalla letteratura-scrittura, all’orientamento al lavoro, al benessere psicofisico, alla conoscenza dei diritti fondamentali della persona privata della libertà. In seguito si è realizzato un docufilm curato da Licia Ugo, giornalista e regista da anni esperta RAI anche come autrice.
Un lavoro ben fatto dove si evince la solitudine, le paure, la disperazione delle donne in carcere. Donne madri, sorelle, figlie, compagne, che condividono quasi sempre un passato di violenze subite, di realtà sociali al limite della sopravvivenza umana, di abusi e discriminazioni. Per mantenere nella memoria tutti questi momenti e poterli raccontare a quelli come noi che sono fuori e lontani da quel luogo che appartiene comunque alla nostra città di Bologna, si è deciso di produrre un libro: “Fuori dall’Ombra” edito da Enciclopedia delle Donne, Milano(2020) che documenta tutti questi attimi di vita.
La grafica è stata curata dalla pianorese Gianna Solmi con la collaborazione di Sara Colombazzi che ha messo a disposizione due fotografie per la copertina. Per premiare la partecipazione attiva e costruttiva delle detenute nell’arco dei mesi durante lo sviluppo dei vari moduli sono stati rilasciati degli attestati realizzati dagli studenti del corso Grafici dell’Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna, documentati nelle pagine del libro. Con questo progetto si è cercato di abbattere quel muro che da sempre caratterizza il carcere come una realtà lontana da noi, popolato da donne violente e pericolose. Le detenute con le loro testimonianze hanno gratificato le referenti al progetto affermando che ora si sentono più consapevoli, hanno ritrovato in se stesse delle energie positive, delle capacità che non sapevano di possedere e questo alimenta in loro la speranza di una nuova vita.
Il progetto sotto il profilo etico ed umano è molto importante, mi auguro che raggiunga il numero più alto di persone e soprattutto i giovani e gli adolescenti delle scuole. Allego un link per il video: https://vimeopro.com/arimvideo/arimvideo/video/378815279 e uno dove si vedono le interviste: https://youtu.be/sZZH_3fbJ4g.
Romano Colombazzi