Da sinistra Marco Zuffi, Silvia Ferraro, Franca Filippini e Gabriele Minghetti

Il Sindaco del Comune di Pianoro ha revocato la delega di Vicesindaco a Marco Zuffi affidandola all’assessore Flavia Calzà.
Sulle cause, i pareri dei diretti interessati divergono. Riportiamo i primi capoversi del comunicato stampa del nove giugno scorso: “A due anni dalle elezioni la Sindaca Franca Filippini ritiene opportuno determinare una rotazione degli incarichi alternando le figure addette a sostituirla in caso di assenza o impedimento. La decisione non implica alcun genere di valutazione sulle qualità personali e/o professionali dell’assessore Marco Zuffi, al quale si rinnova piena fiducia e si riconosce il buon lavoro sin qui svolto, oltre che come vicesindaco, nella gestione delle importanti deleghe all’Urbanistica ed Edilizia privata, Sport, Sistemi Informativi, Comunicazione, Innovazione e Smart City che gli sono state conferite e che vengono confermate”.
L’assessore Marco Zuffi da noi intervistato ha così commentato le parole del Sindaco: “Ieri pomeriggio senza alcuna motivazione ho appreso via mail la comunicazione del ritiro della mia delega a vicesindaco tralasciando il metodo e l’aspetto umano, la risposta che mi sono dato in merito, credo riguardi un tema che mi ha visto critico ma sempre leale, ovvero la mia posizione in merito alla svendita del terreno del Gualando per un valore di 1.920.000 in cui è presente un importante ribasso (il prezzo di partenza era di oltre 2 milioni di euro) a tutto vantaggio dell’investimento immobiliare che vi si potrà realizzare. Attualmente l’area in questione è occupata dal vigneto del museo Fantini ed è pressoché l’ultima area verde di proprietà comunale. Lo scopo di venderla era la realizzazione di una parte dell’asilo nido per 3 milioni di euro ma il bando a cui abbiamo partecipato ci vede molto lontani in graduatoria e la scelta di rinunciare a quest’area verde rischia di essere una beffa. Questi i veri motivi del ritiro della mia delega”.
A fronte di queste due spiegazioni così contraddittorie fra di loro, riteniamo che le vere motivazioni vanno ricercate in notevoli dissensi più di natura di politica, interni al partito di maggioranza e alla Giunta.
Il futuro ci dirà se avevamo visto giusto..

La Redazione