
Volontari della Bocciofila di Pianoro assieme al sindaco Franca Filippini
e all’assessora Silvia Benaglia
La Bocciofila Pianorese di via Fantini 57, a Pianoro, dopo un anno sabbatico lo scorso due giugno ha riaperto i battenti rispettando le norme di prevenzione e distanziamento imposte dal governo per il contrasto al coronavirus.
Infatti con una decisione sofferta, causa Covid, l’anno scorso la Bocciofila Pianorese Arci “XXV Aprile”, non aveva riaperto i battenti per la stagione estiva. Questo nonostante gli inviti del sindaco Franca Filippini di proseguire con cautela. Le disposizioni sanitarie governative, che hanno chiuso bar, ristoranti e campi da gioco hanno poi dato ragione all’associazione sportiva. Nelle sere dell’estate 2020 non s’è sentito il cozzare delle bocce nei campi all’aperto, i commenti di giocatori e spettatori, e nemmeno il profumo delle crescentine che attirano anche chi non è interessato al gioco delle bocce o a quelli delle carte.
La pandemia da Covid-19 ha cambiato molte cose vietando anche il contatto tra non conviventi; una stretta di mano, o un abbraccio, possono essere ancora fonti di nuovi contagi. Ma prima di riaprire, oltre agli accorgimenti anti Sars-Cov-2, sono cambiate alcune cose.
Dopo 37 anni, la Bocciofila è nata nel 1983, l’associazione ricreativa e sportiva ha disdetto l’affiliazione all’Arci per aderire alla più attinente Federazione italiana bocce (Fib- Coni). Tolta l’adesione all’Arci la ragione sociale dell’associazione sportiva ora è Bocciofila Pianorese “XXV Aprile” con lo stesso direttivo: presidente Franco Dini, vicepresidente Olga Fabbri, e consiglieri Mara Bergonzoni, Maria Rosa Fabbri, Giancarlo Minarini e Gina Palma. L’associazione Bocciofila Pianorese non è un’azienda, non deve dare utili o stipendi a chi presta la sua opera. A tenerla viva è la volontà di soci e volontari di offrire alla comunità opportunità di socializzazione, svago, sport, e rustica gastronomia condita da solidarietà e amicizia.
L’attività della bocciofila è, infatti, basata sul volontariato a sostegno dell’attività sportiva.
Purtroppo a tirare la carretta sono sempre i soliti e sempre in meno e ci sarebbe bisogno di nuovi volontari sperando nei giovani ora in vacanza da scuola.
Come premesso la bocciofila è nata nel 1983 nella casa del popolo di via Grillini e dal 1991 gestita dallo stesso gruppo.
Nel 2002 la vendita dei terreni dei campi da bocce da parte dei Ds con il trasferimento al Gualando su un terreno del Comune.
Qui la Bocciofila ha realizzato i campi di gioco, la capanna di legno, i container di lamiera per cucina e dispensa e il tendone.
Negli anni a seguire con gli utili i container sono stati sostituiti da opere in muratura, rinnovate varie strutture e rifatti i pavimenti. Giusto per dare la possibilità di passare le serate tra una bocciata e una crescentina o tre una briscola e un tresette.
Giancarlo Fabbri