A Bologna, la storica Cinzia Venturoli, poco tempo fa, “ha spiegato ai ragazzi nelle scuole medie come sia possibile che una città come Bologna abbia tra i suoi cittadini onorari anche un dittatore come Benito Mussolini che, tra le tante vergogne, ha pure quella di avere trascinato l’Italia in guerra”.
Il dibattito che né e seguito ha fatto gridare all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) la revoca immediata perché quel riconoscimento è un’offesa alla città medaglia d’oro alla Resistenza. “Ravanando” nella storia del nostro Comune, grazie alle ricerche di Davide Rocca e approfondendo le medesime, ho ritenuto che, in funzione del diritto di informazione dei cittadini, da non confondere con la libertà di stampa previsto dall’art.21 della nostra Costituzione, fosse opportuno pubblicare le vicende relative alla cittadinanza onoraria conferita anche dal nostro Comune a Benito Mussolini.
Nell’aprile del 1924 correva voce che Mussolini con il re Vittorio Emanuele III avrebbero visitato il nostro Appennino facendo sosta a Monghidoro.
Mussolini aveva già visitato Bologna il 3 aprile 1921 per la costituzione dei Fasci dell’Emilia e della Romagna, il 29 ottobre 1923 per il 1^ anniversario della Marcia su Roma e nello stesso anno aveva ricevuto la Laurea “ad honorem” dall’Università di Bologna. Poteva benissimo essere che nell’anno delle Elezioni della Camera dei Deputati, il Duce capitasse a Bologna. Si mormorava in paese che lo stesso Leandro Arpinati, Reggente della Federazione Provinciale Fascista, avesse suggerito al Segretario Comunale del Partito Nazionale Fascista di Pianoro, di preparare la cittadinanza onoraria del Comune di Pianoro per Benito.
Dante Albertazzi, segretario comunale del PNF (Partito Nazionale Fascista), di professione Fattore di diverse tenute agricole della zona tra le quali quella di Riosto dei Rosa, come ricorda la nipote Stella (pagg. 33-34 –Fascismo e guerra a Pianoro 1920-1946- di Luca Pastore) sollecitò il Sindaco Rosa Luigi che “il 27 maggio 1924, martedì, radunò la Rappresentanza Municipale per discutere un importantissimo Ordine del giorno. Fra l’altro è stato all’unanimità e per acclamazione nominato cittadino onorario di Pianoro S.E. il Presidente del Consiglio Benito Mussolini in omaggio alla sua grande opera di ricostruzione della Nazione.” (Settimanale della Federazione provinciale Fascista “L’Assalto”).
All’epoca della nomina a Cittadino Onorario di Benito Mussolini, il Comune di Pianoro aveva 10.237 abitanti e n. 871 erano iscritti al PNF. Solo il Comune di Loiano aveva più aderenti al PNF rispetto alla popolazione civile e cioè n. 1045. (Prosegue)
Romano Colombazzi