Nell’ultimo numero del giornale abbiamo pubblicato uno spazio a pagamento che parlava dei vaccini. Gli autori dell’articolo hanno espresso la loro opinione in modo corretto e pacato. Scandalo! Scandalo! Scandalo! Il testo non era inquadrato nel “pensiero unico” oggi obbligatorio, e quindi abbiamo ricevuto critiche (ed anche offese personali!) per aver “favorito la campagna dei No Vax”. Per qualche giorno i giornalisti de L’Idea, che si sono sempre battuti per garantire a tutti la libertà di stampa e di opinione, sono diventati “responsabili della pandemia”. Sembrerà paradossale, ma anche questa volta non ci resta che ringraziare tutti coloro che, con commenti anche sgradevoli, ci danno la possibilità di ribadire la scelta giusta di questa Redazione di pubblicare l’annuncio a pagamento. Infatti abbiamo letto, sui social e nelle chat (le frasi fra virgolette sono alcuni di questi messaggi) dei commenti che fanno paura: perché avete consentito a “questi miserabili” di esprimere la propria opinione? Perché avete permesso a “questi fascisti” di essere contrari al pensiero comune dominante? Ci siamo spaventati perché sono bastati due anni di pandemia per dimenticarsi i fondamentali principi della libertà di stampa e di opinione. “Non potete scrivere queste cose, vergognatevi!”. Ma chi decide cosa possiamo scrivere? Chi decide quale pensiero è consentito? Le risposte sono due: aut decide un dittatore (ma speriamo di non ritornare più indietro) aut abbiamo il coraggio di affrontare il dialogo con chi la pensa in modo diverso da noi, confrontandoci con reciproco rispetto. Siamo arrivati al punto che se consentiamo alla Lega di parlare di immigrazione, siamo razzisti? Se consentiamo ad uno storico di ricordare che Pianoro ha concesso la cittadinanza al Duce, siamo fascisti? Se parliamo di caccia e di nucleare, siamo contrari all’ambiente? Se consentiamo alle persone religiose di contestare le teorie gender, siamo omofobi?
La linea del giornale si esprime con i redazionali firmati dal direttore, ma noi continueremo SEMPRE a dare spazio a tutte le voci che vogliono esprimere il loro parere in modo corretto. Una persona ci ha scritto: “…non potete scrivere queste cose, perché abbiamo ragione noi!”. Aiuto! Aiuto! Aiuto! Noi de L’Idea di Pianoro seguiamo un altro principio: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita affinché tu possa dirlo”.
La Redazione